RECENSIONE ASHTONES “MAINLINE ROCKET” (NICOTINE, 2009)

Dividono i loro brani tra wild (selvaggi) e raw (grezzi), il che è tutto dire. Ed infatti il risultato finale è punk rock di quello che ti fulmina sul ring, venato di reminescenze garage e devoto a Iggy in ogni sua nota, ance se poi le influenze arrivano anche da Dead Boys, Pagans e Turbonegro, e la voce ricorda Cheetah. Questi selvaggi d’oltralpe (provengono da Lille, nel Nord della Francia) ci propongono allora 11 brani, zozzi e cattivi quanto basta per meritarsi un posto nel catalogo della sempre attentissima (ed attivissima) Nicotine Records che i gruppi più tosti se li va a scovare ovunque. Da segnalare da una parte una pronuncia Inglese decisamente buffa (sentite come pronunciano “Super” in “Ace Of Slut”), dall’altra la presenza di un paio di gran cover, ovvero “Hammersmith Palais” dei Demolition 23 (suonata però con lo spirito dei Turbonegro) e “So bored with the USA”, dedicata agli amanti dei Clash. Proprio queste due cover, assieme a “She Goes Commando” e la selvaggia e durissima “We’re Gonna Build This Town Of R & R”, sono i pezzi che preferisco. Un disco da avere.

CONTATTI
  1. She Goes Commando

  2. That Greasy Spell

  3. Ace Of Slut

  4. The Biggest Prick

  5. Hammersmith Palais

  6. We’re Gonna Build This Town Of R & R

  7. Dead Skin

  8. Blonde Danger

  9. 90 th Street Fast Boys

  10. So Bored With The USA

  11. Shit In My Blood

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