Recensione Presa Diretta “Mediocratia” (Autoproduzione, 2009)


Leggo sul loro Myspace che sono di Rimini, e che si sono formati nell’estate 2000 fuoriuscendo dai Marsh Mallows, band con cui hanno in corso una diatriba sulla paternità di alcuni brani portati al successo dalla loro vecchia formazione. Il riff iniziale di “Calcolato” fa molto “old school” e lascia sperare per il meglio, poi però i Presa Diretta si perdono per strada, volendo spaziare un po’ in troppi generi, dallo ska core all’hardcore old school passando per i Punkreas (“Il Nostro Dio”) ed i Peter Punk con qualche riff metallico di troppo. Già il secondo brano, “Americanicità”, un po’ per il testo, un po’ per il sound, perde colpi. Per il resto, 14 pezzi di classico punk rock Italiano che avrebbe forse fatto figura a metà anni ’90, ma che oggi suona un po’ troppo scontato con i suoi testi di accusa sociale un po’ infantili (valga di esempio quello di “Cospirazione Mondana”). Mi piace molto “Dimensione Complessa” per l’uso che vi si fa della doppia voce, mentre boccio senza rimedio lo ska-core di “Mercato Mediatico”. I fiati si sposano invece bene ad “Havana Anni 50, uno dei brani che preferisco dedicato alla Revolucion, più hardcore melodico che ska-core, una strada che consiglierei comunque ai nostri di seguire con maggiore assiduità.  Tra i brani interessanti cito anche l’hardcore-swing di “Necessità Economica”, con un sapiente uso della tromba che lo rende decisamente diverso dal resto dei 14 pezzi, mentre “Trentalance vs Milingo” avrebbero dovuto ridsparmiarcelo, dato che ha velleità comiche ma fa ridere meno del Bagaglino….. Punti in più per l’appello anti-televisione, citazione da “Quinto Potere”.


Contatti