Mi sono imbattuto nelle Lambrini Girls quasi per caso quando mi trovavo a Brighton l’estate scorsa.
Entro in un negozio e sento un pezzo che mi
prende.
Chiedo al tipo dietro al banco e mi dice “sono
delle ragazze di qua, e spaccano di brutto”. È vero, ma tutto finisce lì.
Fino a quando non mi trovo tra le mani questo “Who
Let the Dogs Out”, che mi conferma trattarsi di un gruppo che spacca di
brutto.
In pratica, un duo al femminile (Phoebe Lunny,
chitarra e voce, Lilly Macieira, basso) che sforna 11 pezzi molto molto rumorosi,
che fanno pensare senza soluzione di continuità a Bikini Kills, Prodigy,
Yeastie Girlz e Crass.
Ben elaborato da Daniel
Fox (bassista dei Gilla Band e produttore emergente del post-punk
d’oltremanica), questo è un disco sporco e cattivo, sempre su di giri, con
testi ferocemente social-politici e pochissimo spazio alla melodia (a parte
forse in “No Homo”).
Noise punk, hardcore, riff
di chitarra taglienti e linee di basso potenti per cantare (o urlare, a seconda
dei casi) di diritti LGBQT+, lotta al patriarcato, denuncia del machismo
dilagante, attacchi alla violenza poliziesca ed al sessismo dilagante.
Trenta minuti che vale la
pena ascoltare almeno una volta.
(Riki
Signorini)
I brani
1.
Bad Apple
2.
Company Culture
3.
Big Dick Energy
4.
No Homo
5.
Nothing Tastes As Good As It Feels
6.
You're Not From Around Here
7.
Scarcity Is Fake (communist propaganda)
8.
Filthy Rich Nepo Baby
9.
Special Different
10. Love
11. Cuntology 101
https://lambrinigirlsband.bandcamp.com/album/who-let-the-dogs-out
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