RECENSIONE VVAA “URLA DAL GRANDUCATO VOL. 3” (CD, AREA PIRATA, 2023, 4/5)

Sarò onesto. Non è per niente facile, per me, recensire questo terzo volume che si propone di chiudere il cerchio e finire di proporre le ultime perle del Granducato Hardcore rimaste ancora sepolte.

Troppi legami emotivi verso quel periodo mi rendono difficile essere un recensore imparziale di un disco del quale ho oltretutto scritto le note di copertina.

Ma non parlarne non sarebbe affatto giusto.

Anche perché in questo disco appaiono delle rarità da leccarsi i baffi.

Ci sono i Soviet Sex, una band su cui da sempre aleggiava un alone di mistero.

Alla voce Gipi (oggi famosissimo disegnatore), Dome (CCM e Not Moving tra gli altri) come seconda (!) chitarra, Ale (poi CCM pure lui) alla batteria. Pochissimi concerti agli albori della scena di cui si era persa ogni traccia, fino a che la registrazione di un loro concerto (probabilmente il primo a cui abbia mai partecipato) non è riapparsa in mezzo alla bobina che conteneva i pezzi delle Teste Marce.

Perché infatti ci sono anche le Teste Marce, spesso ingiustamente indicati come “l’altro gruppo” di Ale Paolucci (Raw Power) e Antonio Cecchi (CCM). In realtà ci troviamo di fronte ad una formazione decisamente ispirata dall’anarco-punk di Crass e c., sia da un punto di vista ritmico-musicale che per i testi politicamente molto impegnati.

Ma ci sono anche gli Sweet Baby Oi!, una meteora nel panorama del GDHC dato che sono durati pochissimo, suonando anche meno dal vivo, ma lasciando il segno. Anche il loro demo è stato ritrovato quasi per caso, e grazie ai ragazzi di Area Pirata è stato sottratto al mondo del collezionismo ferticista. Degli SBO! facevano parte Vetra e Petri (rispettivamente batterista e chitarrista dei mitici Wardogs) oltre a Aglio e Roberto “Pinguino”, che erano stati bassista e cantante dei Brontosauri.

Poi ci sono i Lanciafiamme, ed il loro punk cazzutissimo, dei quali si ripropone l’EP su Belfagor Records, ma anche i Dements, già presenti nella raccolta “Last White Christmas” perché, appunto, presero parte a quel concerto che segnò una pietra miliare nell’evoluzione del GDHC. Ed infine troviamo i Dia-Triba, probabilmente i meno famosi del lotto, ma non per questo meno interessanti, in virtù del loro sound post-punk, o forse new wave, o forse no wave, sicuramente diverso nel mondo del GDHC.

Il tutto è arricchito da un elegante booklet di 4 pagine, e dalla cover art di Winston Smith.

Diciannove pezzi sul vinile, più nove bonus track nella versione digitale che viene col disco, tutti rimasterizzati in modo egregio dal solito Alessandro 'Ovi' Sportelli for the mastering!

(Riki Signorini)

I brani

1. Soviet Sex - Italian Decline  
2. Soviet Sex - Monkey Joke  
3. Soviet Sex - Enemy  
4. Soviet Sex - Reagan Dance  
5. Soviet Sex - We Are Sick  
6. Soviet Sex - You Must Cry  
7. Lanciafiamme - Ama La Loro Morte  
8.
Lanciafiamme - Cavalcata  
9. Lanciafiamme - Nei Tuoi Occhi  
10. Lanciafiamme - No Guerra No Politica  
11. Lanciafiamme - Victor Charlie  
12. Dements - I Am Not  
13. Testemarce - Braille  
14. Testemarce - Voltafaccia  
15. Testemarce - Asker Du  
16. Testemarce - Mazzadas (Senza Tregua)  
17. Testemarce - Ultimo Giorno Di Gloria  
18. Sweet Baby Oi - Sweet Baby Oi  
19.
Dia-Triba - Echoes In My Mind     

I contatti

 https://areapiratarec.bandcamp.com/album/urla-dal-granducato-vol-3