RECENSIONE COMPILATION “SAMOAN PLAYS RAMONES” (SAMOAN RECORDS, 2009)

Un’altra delle innumerevoli compilations dedicate ad omaggiare i grandissimi fratellini di New York, che mi sono procurato inzialmente pensando che l’omaggio fosse reso nientepopodimenoco dagli Angry Samoans, gruppo che adoro. Purtroppo da quel punto di vista avevo preso una cantonata, ma mi sono trovato lo stesso per le mani un bel dischetto, nel quale le cover sono fatte da bands del Rooster dell’etichetta Samoan Records (vale a dire i Baraonda, i Subgruppo Devasto, i Crancy Crock, i Mecheros, i The Lombaz ed i The Disasters), di fama minore ma comunque in gran parte meritori di nota. Curiosamente gran parte delle canzoni che preferisco sono quelle al numero dispari, mentre quelle ai numeri pari stanno quasi sempre un gradino più in basso. Non so però il merito se sia da attribuire a chi coverizza o, piuttosto, al fatto che ai numeri dispari sono capitati i migliori brani dei Ramones. In generale buone le scelte (una delle poche eccezioni è “Commando” dei Baraonda), ed ottima la qualità sonora. Le mie preferite sono “Rock'n'Roll Highschool” e “California Sun” dei Mecheros, assieme a “Wanna Be Your Boyfriend (Gay-Friendly)” dei Disasters, che introduce qualche elemento reggae nella cover, ed è carina pure “Do You Remember R'n'R Radio”, sempre dei Disasters con un piano rockabilly che ben figura. Mi piace anche la conclusiva “Teenage Lobotomy” dei Crancy Crock, una delle poche canzoni al numero pari che fanno eccezione alla regola di cui parlavo prima. E non dimenticate che oltretutto il cd è scaricabile gratuitamente da www.punk4free.org/articoli/9-free-album/1309-samoans-plays-ramones-2009.html

I Brani

01 - Mecheros - Rock'n'Roll Highschool
02 - Crancy Crock - I Just Wanna Have Something To Do
03 - Subgruppo Devasto - I Don't Care
04 - Baraonda - Commando
05 - The Disasters - I Wanna Be Your Boyfriend (Gay-Friendly)
06 - The Lombaz - Glad To See You Go
07 - Mecheros - California Sun
08 - Crancy Crock - Now I Wanna Be A Good Boy
09 - Subgruppo Devasto - Now I Wanna Sniff Some Glue
10 - Baraonda - 53rd & 3rd
11 - The Disasters - Do You Remember R'n'R Radio
12 - The Lombaz - Cretin Hop
13 - Mecheros - My Brain Is Hanging Upside Down (Bonzo Goes To Bitsburg)
14 - Subgruppo Devasto - Endless Vacation
15 - Baraonda - Somebody Put Something In My Beer
16 - The Lombaz - Pinhead
17 - The Disasters - The KKK Took My Baby Away
18 - Crancy Crock - Teenage Lobotomy


I Contatti


Baraonda: www.myspace.com/quellidellimbuto


Subgruppo Devasto: www.myspace.com/subgruppodevasto


Crancy Crock: www.myspace.com/crancycrock


Mecheros: www.mecheros.it


Samoan Records: www.myspace.com/samoanrecords


RECENSIONE THE PROSTHETICS “COUNT IT!” (ORGANIZED CRIME RECORDS, EP, 2009)

Band dell’Arizona al secondo EP, e pare vicini alla realizzazione del primo LP, suonano un buon hardcore dinamico e veloce che a tratti mi ricorda gli AMENDMENT 18, ma filtrati con sonorità più “rockish” (il virgolettato è d’obbligo). Il loro suono è quello degli anni 2000, lo stesso dei compagni di scuderia BLACK SS (di cui consiglio l’unico LP del 2006, Foreign Object”), ma un po’ inferiori a questi ultimi. Nemmeno qui, mi ripeto per l’ennesima volta, pecchiamo di originalità… Piacevole, ma si dimentica in fretta.

Gianni Bandini (gianni@ngi.it)


I BRANI:


1) Daily Grind

2) Warcry

3) Ease Up

4) Save Your Breath

5) Controlled Demolition

6) Count It


CONTATTI


www.prostheticsaz.com

www.organizedcrimerecords.com

RECENSIONE PETRALANA “OGGI CADONO LE FOGLIE” (SUBURBAN SKY, 2010)

Atmosfere e liriche sognanti per un CD che difficilmente incontrerà i favori di chi abitualmente legge le mie recensioni (ammesso che esista qualcuno che lo fa….). Dico solo che i 9 pezzi, dei quali purtroppo non ho i titoli nella mia versione advance, sono liberamente ispirati dal “Barone Rampante” di Calvino, e gioco forza hanno una forte impronta onirica, ed una forte impronta cantautorale. Il disco, registrato tra marzo e aprile 2010 presso il Plastic Sun Studio di Firenze, vede la presenza di numerosi ospiti (da Simone Graziano a Mirko Guerrini, a Giulia Nuti, ad Alessio Riccio) che hanno aggiunto colori e sfumature ad una scrittura già sicura, impreziosendo il sound del gruppo per questo esordio. Non mi addentro più di tanto nella recensione perché non è il mio genere, anche se devo dire che a mia moglie piace molto ed ha delle gran belle atmosfere, e si ascolta molto volentieri in auto con la famiglia. Tuttavia è un disco che consiglio a chi ama De Andrè, la musa a cui i nostri dichiarano fin dal monicker di ispirarsi. Un disco così morbido e sofficioso che, mi si perdoni la battuta cretina, anziché Petralana, questi quattro Fiorentini potrebbero chiamarsi come il quasi omonimo ammorbidente Perlana…