RECENSIONE PUNK VIRUS (“FIUMI DI RABBIA”- AUTOPRODUZIONE 2009)

Suonare punk rock, specialmente di protesta, non è mai stato semplice al Sud, e non penso che lo sia neppure a Catanzaro.Eppure è proprio da quella provincia che provengono questi quattro cumpa’, che suonano street punk ed Oi! Ribelle, esattamente a metà strada tra Nabat ed Erode, e in "Catanzaro" definiscono “la nostra città che per noi non ha mai avuto pietà”. Bel disco con cori da stadio che si affacciano qua e la, una voce bella incazzata (anche se il sigmatismo -difetto di pronuncia della s- del cantante mi fa un po’ sorridere), e testi nichilisti alla vecchia maniera, forse scontati e risentiti, che danno però un brivido old school che non mi dispiace affatto. Il CD, dedicato ai reietti del sistema, è autoprodotto, ma aiutato nella distribuzione dal Nucleo Pisano HC (Pisa), da Feccia Autoproduzioni (Palermo) e supportato da altre etichette DIY del circuito italiano. Segnalo titoli simbolici come “Costretti a sanguinare”, “Fiumi di Rabbia” (scorrono nelle vene) e “Vomito” (vomito sulle leggi e sull’oppressione / vomito su questa cazzo di costituzione), e che qualcosa da ridire la avrei sulla qualità del suono, non eccelsa.

Brani
1. Sopravvissuto
2. Costretti A Sanguinare
3. Catanzaro
4. Rifiuto
5. Fiumi Di Rabbia
6. Volti Infastiditi
7. Dall'Alto Al Basso
8. Vomito

Contatti
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