Gli Antefatti sono tre giovani Umbri di Terni dei quali avevo già recensito tempo fa l’EP “Summer Session”. Adesso ritornano con un LP tutto intero che inizia subito bene con un pezzo (“È questo il tuo naso?”) abbastanza diverso dal solito, hardcore che si miscela intrigantemente a Rap ed Hip Hop con un testo tutto sommato interessante. Il resto è però assai più scontato, nella media del classico disco di punk rock melodico nostrano, tra Cattive Abitudini, L’Invasione Degli Omini Verdi e Duracel. Dodici in tutto i brani, che comunque si lasciano ascoltare abbastanza bene, pur con testi che lasciano parecchio a desiderare parlando un po’ troppo di ubriacature e serate spensierate. Mi piace parecchio “Prendimi” che in qualche modo mi ricorda i primi Descendents, e la bonus track (forse, ma non ci scommetterei, “Magazzino dell’usato”) che inizia in modo un po’ Brit Pop (o beat anni 60) e prosegue a tutto fuoco. Altrove, come in “Capita Che”, sono più tirati e tosti, quasi hardcore. Insomma, un disco che lascia i Ternani a metà del guado tra la maturità e l’eterno rifarsi a modelli classici e stereotipati.
I BRANI
- E' questo il tuo naso?
- Bellavita
- Tutti i miei trofei
- Prendimi
- Il collo più lungo della giungla
- Andrea
- Capita che
- 80 anni
- La mia Wilson
- Alla mia età
- Finiranno i nipoti prima o poi
- Sulla pelle
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