Ad un primo superficiale ascolto avevo liquidato queste sessioni estive come punk rock sempliciotto ed ingenuo, soprattutto a causa di “Bella Vita”, che parla di calendari sexy e starlette tv; riascoltandole meglio, mi rendo conto che non è proprio così. Punk rock abbastanza sparato ed incazzoso, stile Italia ’90, che si muove su terreni ben collaudat, anche troppo, direi, tra Punkreas, Pornoriviste, Moravagine e Peter Punk. “Capita Che” ha una buona struttura ritmica ed un bel coro, e si sviluppa in modo articolato. Di “Bella Vita” ho già (s)parlato prima. “Andrea”, pur con delle brusche accelerate, è invece più lenta e riflessiva, dedicata come è ad un ragazzo caduto nel vortice della droga. “Super Size Me”, invece, è dedicata a Mc Donalds ed alle multinazionali del fast food, che uccidono i pub sotto casa e le trattorie tipiche locali, con un testo che, pur se sempliciotto, colpisce il bersaglio. “Pirati”, infine, è il brano in cui questi Ternani maggiormente si avvicinano al modello Punkreas. In definitiva un EP promettente, che spero preludio ad un lavoro sulla lunga distanza.
Brani
1. Capita che
2. Bella Vita
3. Andrea
4. Super Size Me
5. Pirati
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