RECENSIONE DEVILS BRIGADE ” DEVILS BRIGADE” (LP, 2010, HELLCAT)

Grazie a Gianni, una recensione di un gruppo che mi piace molto....

I Devils Brigade sono all’esordio su LP, ma in passato hanno già pubblicato 2 EP: “Stalingrad” del 2003 e”Vampire Girl” del 2005 su RANCID records.

C’è poco da svelare su questa band perché si sa già tutto e cioè che è in pratica un progetto parallelo dei RANCID, a cui si è aggiunto il batterista DJ BONEBRAKE degli X (sì, proprio quelli storici) per questo LP.

Musicalmente si propongono come band psychobilly, sull’onda di Nekromantix e simili per intenderci, ed il risultato è in parte raggiunto senonché il DNA Rancid si fa sentire eccome, infatti le tracce hanno una forte connotazione punk melodica; ed anche un po’ plastica come del resto sono i RANCID stessi. Si alternano brani molto ritmati ad altri più cadenzati; e in ogni caso ti entrano subito in circolo.

Se si vogliono sentire i D. BRIGADE in versione più “sanguigna”, più realmente psychobilly allora rimando al bell’EP d’esordio “Stalingrad”, in cui i canoni del genere sono molto più rispettati. Invece qui siamo in presenza di un punk-a-billy più addomesticato, ma sempre godevole.

Nell’album non è inserito nessuno dei due brani di quell’EP d’esordio; mentre è presente una riproposizione di “Vampire Girl” presente nel secondo EP.

L’album contiene come bonus la versione CD (di tutto l’album). Busta interna stampata con testi ed immagini. Vinile nero.

Da comprare se vi piacciono i RANCID, appunto.

Gianni Bandini (gianni@ngi.it)

I BRANI:

1) I’m Moving Through

2) My Own Man Now

3) Shakedown

4) Bridge Of Gold

5) Darlene

6) Ride Harley

7) Who’s Gonna Save You Now

8) Desperate Times

9) Vampire Girls

10) Gentleman Of The Road

11)Protest Song

12)Half Way To Hell

CONTATTI

http://www.hell-cat.com/

http://www.myspace.com/devilsbrigadeofficial


RECENSIONE KANI “ROCKABEAST” (CD, 2010, NICOTINE RECORDS)

I Kani sono quattro Vicentini brutti sporchi e cattivi, dunque rockabbestia, che titolano il loro primo vero e proprio album appunto “Rockabeast”. Rockabbestia, nel senso di rock pesante e veloce, metal influenced e soprattutto motorhead-influenced. Undici brani tiratissimi che ti tolgono il respiro, anche se (vediamo subito i difetti) talvolta un po’ troppo lunghi e quindi poco immediati, e con qualche assolo di troppo. Davvero pochi i momenti in cui i Kani tirano il fiato, e quando ciò accade, come ad esempio in “Too Sexy For My Pants”, il brano esalta comunque la voce tutta alcool e nicotina del cantante Poker. L’unico pezzo davvero deludente è “Dead Soul Cowboy”, sette minuti e venti davvero troppo tirati per le lunghe. Fulminante e azzeccatissima The Dirty Son of Joe Cocker”, un titolo che si commenta da solo, dato che potrebbero essere loro i figli bastardi del vecchio Joe innamoratisi di Lenny.

I BRANI

1. Getcha Hellyeah!
2. Proud Smoker
3. Too Sexy for my Pants
4. The Dirty Son of Joe Cocker
5. Lost & Shaken
6. Dead Soul Cowboy
7. Nail ’em Up
8. Chicken Dance
9. Don’t Steal my Boots
10. 4 Bastards 4 a Roll
11. Rockabeast

CONTATTI:

http://www.myspace.com/nicotinerecords
http://www.myspace.com/kaniband

RECENSIONE STRONGARM “ATONEMENT” (LP, 1995-2010, BLOOD&INK 039)

Ecco quindi l’altra bellissima ristampa che recensisco oltre ad INTEGRITY.

Questa volta parliamo di un’altra band controversa che attraversò la scena HC degli anni 90. Gli STRONGARM furono gli esponenti principali di quella corrente di hc cristiano (sì, intendo proprio la religione) che tanta polemica creò in quei giorni. Del resto nella prima metà degli anni 90, tra seguaci Hare Krishna e questi cattolici le basi storicamente “laiche”, quando non apertamente antireligiose che dagli esordi avevano caratterizzato l’aspetto sociale del movimento hardcore vennero brutalmente rimesse in discussione. E ovviamente chi visse il movimento hc di quei giorni non può certo dimenticare le feroci diaspore che scoppiarono tra i pro-life ed i pro-choice, in ambito ovviamente di aborto. Questa corrente filo cristiana, molto radicale ed estremista, trovò la propria sponda nell’etichetta TOOTH & NAIL di Seattle; ed in bands come EARTH CRISIS (questi su VICTORY; non sono sicuro del filo cattolicesimo di questi però ma solo dell’antiabortismo), STRONGARM, UNDEROATH e ZAO.

Gli STRONGARM in particolare furono i portabandiera indiscussi dell’etichetta di Seattle. Venivano dalla Florida e nella loro breve vita pubblicarono solo 2 LP e una manciata di EP.

La ristampa che recensisco qui è il loro primo LP, che uscì appunto per Tooth & Nail nel 1995 solo in CD. E qui per la primissima volta viene finalmente riproposto in vinile molto limitato, leggo infatti nel sito che ne sono state stampate sole 500 copie; di cui 400 in vinile verde e 100 in vinile nero.

All’epoca dal CD vennero estratti 2 EP, questi fortunatamente in vinile, ovvero “Division” e “Trials”; ognuno dei quali conteneva estratti dall’LP ed inediti (qui NON riproposti).

Musicalmente proponevano un hardcore/metal potente ma connotato da bellissime linee melodiche; i cui ideali successori (musicalmente parlando, NON ideologicamente) sono stati secondo me i bravissimi MODERN LIFE IS WAR. I testi (qui presenti nel classico formato del lyric sheet) invece erano a dir poco imbarazzanti nelle loro prese di posizione filo religiose.

Un album importantissimo, sia per ragioni musicali che “sociali”, seguito a distanza di 2 anni dal secondo ed ultimo LP “The Advent Of A Miracle” uscito su SOLID STATE (una sussidiaria di Tooth & Nail); questa volta anche in vinile. E parimenti bello.

Gianni Bandini (gianni@ngi.it)

I brani:

1) Division

2) Trials

3) Take This Hand

4) Stand Together

5) Count The Cost

6) Gates Of Atonement

7) Innocence Lost

8) Forgiven

9) Remaining

10) Strengthened In Faith

Contatti:

http://www.bloodandinkrecords.com

http://www.myspace.com/strongarm

Recensione INTEGRITY “Those Who Fear Tomorrow” (LP, 1991-2010, ORGANIZED CRIME 039)

In questi giorni mi trovo a recensire con mio grande piacere due ristampe extra-lusso: INTEGRITY e STRONGARM.

Questa è tra le due quella secondo me più importante.

Gli INTEGRITY pubblicarono questo loro primo album, che seguiva il loro primo 7” uscito su Victory, nel 1992 per la OVERKILL di Seattle.

Il disco uscì solo in CD con due cover diverse: quella originale che riproduceva un quadro del pittore Francis Bacon pare procurò alla band problemi di diritti, e quindi nella seconda stampa la sostituirono con un altro pezzo da novanta, ossia “La Tentazione Di S. Antonio” di Bosch.

Questo LP causò uno scossone notevole all’interno della scena HC dell’epoca, in quanto la formula hardcore/metal che già da un po’ di anni si andava propagando trovò in questo lavoro il suo punto di maturità e, direi, di perfezione. A mio giudizio il capolavoro definitivo in questo genere che, insieme ad altri capitoli fondamentali ad opera di bands come UNBROKEN, STRONGARM ed EARTH CRISIS, ha gettato le linee guida di un’ importantissima fetta dell’hardcore che partendo di li è andata sempre crescendo fino ad arrivare ai giorni nostri, dove decine di bands continuano a proporla e rielaborarla.

L’lp riascoltato ai giorni nostri non perde una virgola della carica e dell’esplosività iniziale, come del resto fanno i classici immortali tra i quali questo disco merita di stare a pieno titolo. Una sequenza lavica di brani granitici, feroci, ignoranti e bellissimi, partendo dall’ anthemica “Micha”, una delle aperture più memorabili dell’intera epopea hc con l’urlo primordiale di Dwid seguito da un giro di basso scarno e incisivo, fino all’apice conclusivo di “March Of The Damned” in cui la personalità disallineata e un po’ turbata di Dwid esplode nel massimo della sua potenzialità!

Ma insieme a Dwid le anime portanti del progetto INTEGRITY erano i due gemelli Melnick, la cui dipartita in futuro segnerà infatti il declino creativo della band.

Dopo le prime tirature solo in CD, l’album venne per la prima volta stampato nel 1995 anche in vinile dalla TOYBOX, una piccola etichetta specializzata in cose più pop e melodiche. Strana operazione fu quella: il disco fu remixato, stampato in 4000 copie numerate con un artwork completamente stravolto che all’epoca, ed anche oggi, mi fece strabuzzare gli occhi. Sembrava infatti una roba emo fatta uscire da Ebullition, con questo cartonato grezzo apribile tipo busta, con un booklet interno come andava in quegli anni tra i “gridatori piagnoni” emo. Ma come chicca conteneva un brano non uscito sulla stampa originale del CD, ovvero la stupenda “Eighteen”.

Ora la ristampa della Deranged rende giustizia definitiva a questo masterpiece. Il disco esce con copertina apribile, dove di fronte abbiamo l’artwork originale di Bacon, mentre all’interno la riedizione di Bosch. Non ci sono brani extra rispetto all’originale; i testi sono stampati all’interno il tutto viene fornito con il coupon per il download gratuito dell’intero album. Unica nota stonata il rosso pallido del vinile…ma non potevano farlo nero???

Gianni Bandini (gianni@ngi.it)

I brani:

1) Den Of Iniquity

2) Micha: Those Who Fear Tomorrow

3) Diehard

4) Lundgren/Crucifixion

5) Judgment Day

6) Descent Into…

7) Darkness

8) Tempest

9) In Contrast Of Sin

10) Dawn Of A New Apocalypse

11)Wings Tear

12)Harder They Fall

13)Candra Nama Vijayasya Stri Pums Calayasti

14)Apollyons Whisper

15)March Of The Damned

Contatti:

www.organizedcrimerecords.com

www.dwidhellion.com

RECENSIONE AC4 ”AC4” (LP, 2008-2010, DERANGED 161)

AC4 è una band svedese nata da membri dei celebratissimi REFUSED.

Il vocalist Dennis Lyxzén ha da un po’ messo su un’etichetta discografica, la Ny Våg Records, con cui ha fatto uscire, tra gli altri, l’LP d’esordio della sua band nei termini di 1000 copie per il vinile, e 1500 copie del CD. Tutte andate sold out in breve tempo.

Fortunatamente ci ha pensato la statunitense Deranged, a quasi 2 anni dall’uscita iniziale, a dare più respiro a questo valido prodotto.

Musicalmente rispetto ai Refused da cui provengono le coordinate si spostano decisamente più all’hardcore-trash anni 80 di bands come KORO e WHITE TRASH (cercare sui blog), ma filtrato con quel tocco di unicità che appunto i Refused davano a tutte le loro produzioni. Se devo fare un termine di paragone, citerei i danesi YOUNG WASTENER come loro band più vicina; anche se questi ultimi sono in verità una band degli anni 2000 (validissima band tra l’altro).

La velocità è la caratteristica cardine dei loro brani, con belle melodie e una personalità ben definita.

Suonano già da tempo, e bene, e questo si sente bene nei solchi di questa produzione.

Non indispensabile, ma gradevole.

Vinile nero, e classicissimo (e sempre apprezzatissimo) lyric sheet.

Gianni Bandini (gianni@ngi.it)

I brani:

1) Detonate

2) Where Are The Kids

3) I Wanna Go

4) The Same Fight

5) Assassination

6) Fuck The Pigs

7) I Can Do It

8) Wont Bow Down

9) It Catches Up

10) My Condition

11)Pig Lose

12)It’s Over In A Second

13)Let’s Go To War

14)Coptown

15)This Is It

Contatti

http://www.derangedrecords.com

http://www.myspace.com/ac4hc

Salve, ho ricevuto questa mail da parte degli Inarrestabili che, in tono amichevole e cordiale, hanno voluto darmi la loro opinione su quanto avevo scritto.
Mi sembra sacrosanto condividere la loro "lettera al diretur" specificando che non era assolutamente nulla di personale, e che anzi auguro lor grandi successi.

Riki

CIAO. . . Abbiamo letto la recensione . . . Intanto grazie per averci dedicato del tempo . . . E per aver recensito appunto il nostro disco . . . Accettiamo le tue critiche siamo sicuramente coscienti del fatto che ce da migliorare molto . . . Solo una cosa ci tengo a dire e cioè che anche tu stesso dici di aver saltato molte tracce sicuramente non e un punk rock di tuo gradimento e questo è chiaro questione di gusti. Per quanto riguarda altre cose ci spacci per un gruppo che non sa suonare . . . Ora sottolineo nuovamente il fatto che accettiamo le critiche dico sul serio anzi sarà motivo di far qualcosa di più in futuro. . . Un unica cosa ovviamente parlando da persona a persona questa recensione e molto cattiva e un modo come dire datevi alla discoteca quasi come dire siete poppanti . . Ci sono gruppi cosiddetti punk rock in italia che fanno canzoni del cazzo eppure piacciono eppure sono pompati da chissà chi e cosa. . . E non penso scrivano testi più intelligenti di noi. .che e un disco di merda lo pensiamo anche noi :-) anche perché c è tutta una storia dietro che solo a pensarci fa venire il vomito . . . Pensiamo solo che sia troppo dura e quasi un po diffamatoria come recensione . . Ma noi siamo inarrestabili non siamo nessuno ma lo saremo per qualcuno grazie ancora ci sentiremo più avanti per farti avere il nostro disco nuovo . . . Chissà magari sarà più cattivo di questo . . A presto . . .