RECENSIONE SKASSAPUNKA “REVOLUTIONARY ROOTS” (CD, 2020, DMB RECORDS, 4/5)


Riemergono dalle nebbiose lande di Lainate gli Skassapunka, ormai dal 2008 assidui frequentatori di Centri Sociali e palchi sparsi in tutta Europa, e lo fanno con un nuovo album, “Revolutionary Roots”, che piace parecchio.
Tra i Talco ed i Punkreas, la Banda Bassotti e l’Irish Pub Rock, la musica Balcanica ed il Funk, passando per l'hardcore ed ovviamente anche per lo Ska, questi Milanesi fanno politica divertendosi e divertendoci, con brani pieni di vita e di gioia di suonare.
Da segnalare le partecipazioni di Shandon e Maleducazione Alcolica, oltre alla prima collaborazione estera, con i No Konforme da Vallekas, per un disco veloce e ballabile cantato in Italiano, Spagnolo ed Inglese.
I pezzi che preferisco sono la opening Track, "Cambiare Rotta", che presenta subito un buon Ska-Punk ritmato con parti offbeat, e "Nel Vuoto”, un pezzo nel quale il combo Milanese aumenta ulteriormente il ritmo.
Ma ancora più apprezzo "Scrivo Solo" e "Somos Rebeldes", che aprono anche a suoni balcanici. Chiude le danze alla grande "Polvere e Cemento", un pezzo molto vivace che colpisce nel segno, per “figli della stessa rabbia”.
Infine ricordo che gli Skassapunka hanno dato vita alla campagna #rudesagainstcovid: per ogni "Revolutionary Roots" acquistato una parte verrà devoluta agli ospedali di Rho (MI) e Garbagnate (MI), che hanno bisogno di tutto il supporto possibile.


(Riki Signorini)


I brani

02 – Here We Now Begin
03 – Nel Vuoto
04 – Liberati
07 – Che fare?
08 – Scrivo Solo
09 – Non Fa Per Me


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