È di questi giorni l’uscita del nuovo
disco dei Raw Power, “Inferno”.
Ed allora colgo l’occasione di
rispolverare una intervista fatta 15 anni fa esatti a Mauro, che al tempo
celebrava già venti anni di vita della sua band.
Ecco l’intervista che fu pubblicata su
Flash:
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Parlare dei Raw Power, un pezzo di
storia dell’hardcore Italiano e non solo, non è facile. Dopo venti anni sulla
strada, migliaia di concerti in Europa e negli Stati Uniti, dopo che hanno
condiviso le scene con praticamente ogni gruppo di rilievo nel mondo
punk-metal, dopo avere avuto una volta per gruppo di supporto una band allora
sconosciuta che si chiamava Guns and
Roses, dopo una valanga di dischi realizzati e venduti in ogni angolo del
globo, dopo che negli USA è nata una band dedicata a fare covers dei Raw Power,
un po’ come di solito succede per gente
tipo Beatles e U2, beh, dopo tutto questo, non è davvero facile parlare della
band emiliana.
Soprattutto per chi i Raw Power li
conosce da sempre, o meglio conosce Giuseppe dai tempi del primo demo e del
mitico concerto Last White Christmas di Pisa datato fine 1982 o giù di lì. E la
cosa è ancora più difficile oggi che Giuseppe non c’è più, stroncato da un
infarto il 6 Ottobre 2002 mentre, alla soglia dei quarant’anni, si divertiva
come sempre a giocare a calcio.
Oggi dei Raw Power originali è rimasto
solo l’altro Codeluppi, il fratello Mauro, protagonista di questa intervista. E
adesso bando alle ciance e via alle domande:
1.
Mauro, puoi tracciare
una breve storia dei RP?
Siamo
in giro dall’81, fino a qualche mese fa eravamo rimasti in due della formazione
originale, mio fratello Giuseppe ed io. Ora sono io l’unico rimasto… Abbiamo
all’attivo circa 14 album senza contare innumerevoli compilation, bootlegs,
collaborazioni varie. Sin dall’inizio la formazione è sempre stata di 5
elementi, quella classica con basso, batteria, due chitarre e una voce. E
sempre sin dall’inizio il problema principale del gruppo è stato quello di
mantenere una formazione stabile per un periodo abbastanza lungo, questo per
vari motivi, il principale penso sia dovuto al fattore soldi (l’inesistenza
appunto di soldi), poi chiaramente al fatto che le persone cambiano, vogliono
cose diverse da quelle che il resto del gruppo vuole perciò decidono di
cambiare e chiaramente a volte è capitato di avere anche litigato, ma molto
raramente.
2.
Pensi che Giuseppe
apprezzerebbe la vostra scelta di portare avanti i Raw Power senza di lui?
Spero
proprio di si, quando Giuseppe è morto la mia prima reazione è stata quella di
piantare tutto e non avere più niente a che fare con la musica. Pensavo che i
Raw Power senza di lui non avessero senso di esistere. Poi una sera dopo circa
dieci giorni dalla sua scomparsa sono stato ad un concerto e lì ho capito che
non sarei riuscito a stare lontano dal palco, non adesso, non ancora. Penso che
fino a quando Giuseppe era nella band, lui era la band, era quello che aveva i
contatti, che decideva un po’ tutto per noi, e a me stava troppo bene così.
Fino ad allora io ero sempre stato quello che se ne sbatteva all’interno dei
Raw Power; nel momento invece che lui è mancato mi sono messo a fare tutto
quello che prima, quando Giuseppe era vivo, rifiutavo di fare dicendo che non
mi interessava. Ora, però, sono io che tengo i contatti, che organizzo le date,
e faccio tutto quello che lui aveva sempre fatto sin dall’81. Ultimamente
abbiamo suonato parecchio, in Italia con una decina di date (anche da spalla a
Dead Kennedys e Anthrax). Siamo appena stati in Spagna, in Francia, pare che
avremo ancora una quindicina di date da qui a fine maggio, e ti dirò che
ovunque siamo stati siamo piaciuti, la gente ha sempre risposto positivamente
ai concerti. E’ chiaro che non è più come prima, purtroppo non lo sarà mai più,
ma quello che stiamo cercando di fare è di impegnarci sempre di più per cercare
se non altro quello che è sempre stato un certo standard all’interno dei Raw
Power, e cioè di andare sul palco non importa se piccolo o grande, con poca
gente o tantissima, ma sempre intenzionati a spaccare il culo e divertire il
più possibile. Fino a quando riusciremo a coinvolgere il pubblico e divertirci
si va avanti, e spero tanto che sia con la benedizione di mio fratello.
3.
Hai vissuto 20 anni di
questa storia; un giudizio sull'evoluzione della scena punk hardcore in Italia
e fuori dai nostri confini
Penso
che in generale sia in Italia che all’estero ci sia un ritorno a quello che
erano stati i “bei” tempi dell’hardcore (ti parlo dalla metà degli anni 80
all’inizio dei 90). Dal 92/93 in generale penso che la situazione fosse
diventata pessima; la gente non andava
ai concerti o se ci andava non partecipava, rimaneva lì immobile sembrava non
ascoltasse nemmeno quello che stavi facendo, poi appena finito il concerto si
dileguava senza dire niente. Negli ultimi anni penso che invece la situazione
sia migliorata parecchio; i ragazzi partecipano, si fanno coinvolgere,si è
tornati dopo il concerto a venire circondati da gante che ti vuole conoscere,
vuole sapere, fa domande, insomma un po’ lo spirito che c’era quando abbiamo
iniziato. Perciò, riassumendo, al momento sono molto felice che i Raw Power
facciano ancora parte nel loro piccolissimo della scena Hardcore.
4.
Parlaci della serata al
Maffia del 27 Dicembre scorso, la data che sarebbe stata quella del compleanno
di Giuseppe. Si narrano cose grandiose....
Penso
il che il 27 sia stata una serata magica, tutto è funzionato alla perfezione,
non trattandosi di un normale concerto temevamo che prima di tutto la gente non
venisse (fortunatamente ci siamo sbagliati dato che il Maffia era pieno zeppo),
temevamo di avere grossi problemi sul palco visto il numero di “musicisti”
interessati, (5 batteristi, 4 bassisti, 4 chitarristi ed io), con cambi di line
up ogni 4/5 pezzi e così via. E invece tutto è funzionato alla perfezione, sul
palco non ci sono stati problemi, tutto è andato liscio (grazie anche all’aiuto
di Daniele, stage manager della serata, e dei due fonici, Andrea in sala e
Matteo sul palco). Come dicevo il locale era pieno e penso che tutti quelli che
erano lì sapessero che non era una serata qualsiasi, che non era solo un
concerto dei Raw Power, che eravamo tutti lì per ricordare Giuseppe, per dirci
che nonostante tutto lui non verrà mai dimenticato. Ripeto, una serata magica e
indimenticabile per noi ma penso per tutti i presenti.
5.
Come ci si sente a fare
parte di una band che nel 1999 Flipside ha definito come "una delle ultime
leggende Hardcore ancora in circolazione"?
Lusingati, contenti, e ancora più
contenti per il fatto di essere ancora in circolazione dopo tutti questi anni.
E il bello è che sembra che la cosa sia destinata ad andare avanti, stiamo
ricevendo più offerte per suonare in Italia e all’estero che mai (per assurdo,
la settimana scorsa mi sono stati offerti 30 giorni con 25 concerti tra Canada
e Stati Uniti pagati il doppio di quello che abbiamo sempre preso, con pullman
e backline tutto a carico dell’organizzatore, una cosa mai successa prima
d’ora, cose da fantascienza!) perciò se veramente Giuseppe ha costruito una
leggenda, ben venga e speriamo di continuare ancora per molto.
6.
Un tempo al virus vi
staccarono la spina per una cover dei Van Halen, oggi i
gruppi punk sono in
Heavy Rotation su MTV. Che ne pensi?
Penso
che i tempi siano cambiati e da questo lato siano cambiate in meglio. Ho sempre
pensato che ognuno debba potere essere libero di esprimersi e nel nostro caso
di poter suonare quello che vuole. Se a qualcuno non piace ha sempre la
possibilità di andarsene, nessuno è costretto ad ascoltare una band che non gli
piace; ai tempi del Virus certe cose venivano prese troppo seriamente, dopo
tutto noi eravamo lì per suonare, per fare divertire e per divertirci, cercare
a tutti i costi di trovare una scusa per rompere le palle è stupido. La stessa
cosa che sta succedendo ora con i nuovi gruppi punk, non stanno facendo altro
che riprendere quello che di buono è stato fatto quando magari loro non erano
nemmeno nati e riproporlo un po’ aggiornato e la cosa nella maggior parte dei
casi funziona. Io non posso fare altro che fargli i complimenti e augurargli di
continuare e la gente poi deciderà se un gruppo vale più di un altro o se vale
la pena andarli a vedere o comprare i loro cd, ognuno ha la possibilità di
scegliere quello che vuole o non vuole fare.
7.
Quale è un gruppo non Italiano
che ricordi con affetto?
Sicuramente
i Breakouts di San Francisco e i Dehumanisers di Seattle, due gruppi che hanno
diviso con noi le prime uscite americane, con i quali siamo stati on the road
per mesi (allora eravamo fortunati e avevamo la possibilità di rimanere via
due, tre mesi alla volta).
8.
E in Italia?
per
quanto riguarda un gruppo italiano non so sinceramente darti un nome, ne ho
conosciuti tanti, ma probabilmente non così bene come gruppi con cui sei stato
su un furgone per 5/6 settimane di fila. perciò non riesci mai a conoscere
bene, perciò li ricordo tutti con affetto perché insieme ci siamo divertiti
tanto ed abbiamo suonato assieme ma non me la sento di darti un nome in
particolare.
9.
Dimmi allora un gruppo
Italiano ed uno straniero che ricordi con odio
Gruppi
che odio? Nessuno, né straniero, né tanto meno italiano. Ci sono gruppi che non
mi piacciono, persone che non mi piacciono, che mi stanno antipatiche e/o non
sopporto, ma da lì ad odiarle ce ne passa.
10.
Escludendo i presenti,
quale è la migliore punk band Italiana di sempre?
Forse i CCM….
11.
Il più bel ricordo
nella storia dei Raw Power?
Sicuramente
uno dei più belli quando abbiamo suonato alla Wrestling Arena di Los Angeles
davanti a migliaia di persone, in occasione del primo festival punk/hard core
internazionale organizzato da Gary Tovar per la Goldenvoice, con Dead
Kennedy’s, BGK, Solucion Mortal e altri gruppi americani. Altri momenti
indimenticabili sono stati tutti quelli quando abbiamo
incontrato gruppi
hardcore che erano sempre stati per noi il massimo, ti parlo di gente come
Circe Jerks, Suicidal Tendencies, Adolescents, Angry Samoans, Fang, Minor
Threat e tantissimi altri.
12.
E il ricordo peggiore?
Uno
dei peggiori sicuramente quando alla seconda data del tour di 3 anni fa ci
incontrammo con il gruppo che viaggiava con noi a New Brumswick per sentirci
dire che il loro furgone era stato aperto e tutte le due Gibson di mio fratello
erano state rubate.. Chiaramente dopo la prima mezzora di incazzatura notevole
tutto finì con una sbornia gigantesca, però ancora oggi auguro al bastardo che
ci fece questo bel regalo di fare una brutta fine.
BOX
MAURO RECENSISCE I RAW POWER
Infine
due parole per ognuno dei vostri dischi (sperando di non avere tralasciato
niente):
·
1983
"You Are The Victim" (Meccano) il primo disco, indimenticabile…
·
1984
"Screams From The Gutter" (Toxic Shock): per noi fondamentale, il
disco che ci ha fatto conoscere e ha dato la possibilità a tanti ragazzi di
sapere che non esistevano solo gruppi hardcore americani
·
1986 "Wop
Hour" (Toxic Shock): un gran bel Ep
·
1986
"After Your Brain" (Toxic Shock): bella copertina, ma l’errore fu di
non ri-fare “Screams” di nuovo. Ciò non toglie che alcuni dei pezzi di questo
album siano tra i mie preferiti
·
1989
"Mine To Kill" (Southern Studios): stesso discorso di prima. Alcuni
dei pezzi sono bellissimi (“Mine To Kill” è decisamente uno dei 5 pezzi nostri
che preferisco), altri sono un po’ anonimi, un po’ di metal qua e là, tutto
sommato un bel disco….
·
1991
"Live Danger" (T.V.O.R.): il primo live non si scorda mai, serata da
paura, per noi e per i presenti…
·
1993
"Too Tought To Burn" (Contempo): tre bei pezzi, il resto non male,
certamente non il nostro album migliore, ma come tutti gli altri lo rifarei…
·
1995
"Fight" (Godhead): buona produzione, per un album più curato di
altri. Il pezzo che da il titolo al disco, “Fight”, penso sia uno dei nostri
pezzi migliori
·
1996
"Burning The Factory" (Grand Theft Audio): questo è un gran bel CD e
Brian della GTA è una gran brava persona, un signore. In questo giro di piccole
etichette, indipendenti o come si vuole chiamarle, ci vorrebbero più persone
come lui
·
1996
"Live From The Gutter @ Maffia" (Godhead): penso che sia superiore a
“Live Ranger” come produzione, con suoni diversi ed una formazione diversa. Un
gran bel CD live…
·
1998
"Reptile House" (Toxic Ranch): penso sia nell’insieme uno dei nostri
dischi più belli, la copertina è una delle mie preferite.
·
1999
"Trust Me" (Hello): uno dei nostri momenti più belli. Line up, tour
americano, bei pezzi….
·
2002
"…Still Screaming (After 20 Years)" (Riot): è l’ultimo lavoro di mio
fratello,