RECENSIONE TAYLOR BOW “Thin Air” (LP, 2009, YOUTH ATTACK 51)


Dopo un 7” d’esordio su Hospital Production che ancora non ho avuto la possibilità di ascoltare, il primo LP di questa band newyorchese esce con buoni presupposti, vista la fama di cui gode la loro attuale etichetta discografica. Non seguo assiduamente la Youth Attack nelle sue uscite, anche perché vorrebbe dire dedicare buona parte del mio tempo libero solo per questa, viste le produzioni bizzarre nei formati (alcuni titolo addirittura li producono solo in cassetta!!!) e nelle limitatissime tirature. Ma un po’ di roba loro l’ho ascoltata, e qui la recensirò anche se magari un po’ datata. Trovo che questa label sia molto lineare dal punto di vista musicale nelle sue uscite, e le band che produce hanno un sound immediatamente identificabile. Questi Taylor Bow non fanno eccezione, ma a onor loro devo riconoscere che un pizzico in più di originalità e di varietà la tirano fuori. A differenza dei loro compagni di scuderia CULT RITUAL (probabilmente la band di punta della Y. Attack in questo periodo), il cui LP mi sembra decisamente monocorde e fin troppo ortodosso alla filosofia della label, i T. Bow inseriscono prepotentemente nel loro assalto sonoro elementi di noise che mi ricorda molto da vicino i newyorchesi SIGHTINGS, oltre a citazioni al punk crust inglese dell’epoca 82 (Amebix e Actives o forse altri ancora), in particolare nell’uso della batteria. Molto bravo il cantante che non urla esagitatamente dal primo all’ultimo minuto del disco, ma riesce ad essere più flessibile. Produzione indovinata, un po’ lo-fi che da’ più ruvidità al disco. Un’alternanza di brani corti e veloci ad altri più lunghi ed “ossessivi” rendono il disco sempre interessante e non scadono mai nella noia a differenza di alcuni loro più blasonati compagni d’etichetta. Il tutto in poco più di mezz’ora totale. Bella la copertina, che nel formato che ho io (LP) è in cartonato spesso come si usava nei dischi degli anni ’70, ma ahimè c’è da sottolineare la totale assenza di note, di un qualsiasi inserto, testi ecc… nulla di nulla. 600 copie (ma che sia vero??). Secondo me una delle poche cose veramente valide uscite nel 2009. E sempre a mio giudizio, la migliore uscita della Youth Attack da un po’ di tempo a questa parte. Io l’ho ascoltato già tante volte e lo riascolto volentieri. Che non è poco.
Gianni Bandini (gianni@ngi.it)

TRACCE

1) Without A Moment Of Ease
2) Hours Passed
3) Walk Forward
4) Woke At Midnight
5) No Surprise
6) Before The Sun
7) White Was The Window
8) Massive City Rotting
9) Pure Now
10) Face And Features Full
11) Worse Things Happened
12) Night Was Coming
13) Watch You Perform
14) Rocks And Coal And Iron
15) Morning After Love

CONTATTI

RECENSIONE INTEGRITY “Mirror In Reverse/ Walpurgisnacht” (7”, 2008, A389 23)

Rieccolo rispuntare il veterano Dwid (il progetto INTEGRITY è lui più i vari sessionmen del momento). Come ormai storia ci insegna, questo alterato personaggio della scena hc alterna a capolavori, a lavori inspidi ad altri brutti. Ma tant’è che va bene così. E’ comunque un personaggio dalla fortissima personalità, degno del massimo rispetto. Se non altro per quei due fondamentali dischi che hanno segnato la storia del’hc, cioè “Those Who Fear Tomorrow” e “Humanity Is The Devil”. Ma non solo quelli. In questo caso ci troviamo di fronte ad un dischetto abbastanza routinario, nel metalcore che da anni ormai ripete senza variazioni significative. Ok, ma non indispensabile. Vinile marmoreo.


Gianni Bandini (gianni@ngi.it)



TRACCE


1) Mirror In Reverse


2) Walpurgisnacht



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