RECENSIONE LAGO MORTO "OBITORIO VENETO" (LP, VON ARCHIVES 07, 2009)

Per parlare dei LAGO MORTO è necessario prima soffermarsi sulla creatura che li ha prodotti. La VON ARCHIVES infatti non è una classica etichetta discografica, ma un progetto artistico di ampio raggio che ha nella musica solo una delle sue espressioni. Una sorta di “cooperativa” (mi si passi il termine) di artisti dediti alla sperimentazione in campo sonoro e visivo. I Lago Morto, come pure la loro label, è un progetto che ha base a Vittorio Veneto, ed è nato dalla volontà del notissimo Nico Vascellari, da molti lustri voce dei celeberrimi WITH LOVE e poi affermatosi come artista a livello internazionale (doveroso segnalare le sue collaborazioni con membri dei SUNN O))) e John Wiese). Tralasciando gli obiettivi artistici di questo progetto, su cui vi invito ad indagare facendo qualche ricerca mirata in internet, il disco qui prodotto, che ha alla voce il buon Nico appunto, è puro hardcore (punk) nello stile dell’80 italiano! Gli INDIGESTI sono la band che prima mi viene alla mente ascoltandoli. L’impegno della band per ripetere quei suoni e quello stile è stato certosino, ma le dovute differenze non possono non esserci… in particolare mi riferisco alla qualità delle registrazioni, qui decisamente molti livelli sopra quello che poteva essere 25 anni fa… L’atmosfera percepita non è quella di un disco degli “anni d’oro” (ma forse non era nemmeno l’obbiettivo di questo progetto, chi lo sa…), ma di un remake a tratti un po’ plastico. Ma non deprecabile. 300 copie prodotte (con inclusi 2 inserti), e anche pare uscito in DVD.


Gianni Bandini (gianni@ngi.it)


I BRANI


1) Borotalco

2) Anche I Nani Hanno Continuato Da Grandi

3) Lago Morto

4) Tutto Intorno A Te

5) Balenare Nel Buio

6) Lacrime Di Giuda Baci Di Coccodrillo

7) Il Mattino. L’Oro. L’orifizio

8) Sepolto Dalle Risa

9) Prega Per Noi

10) Coglioni Senza Cazzo

11) Non Ti Fidar Di Me Se Il Cuor Ti Manca

12) Monte Altare

13) Tintinnanti E Breccole

14) La Fine Non Avrà Un Titolo

CONTATTI

RECENSIONE BIRRA20 “OPERAZIONE PUNKLOVE” (LA SALETTA RECORDS, 2009)



San Valentino, giorno dedicato all’amore, e, perché no, al “punk love”, l’amore punk di cui cantano i Birra2o. Proprio “Operazione PunkLove” si chiama il debut album dei Novaresi Birra2o, un disco che ho cercato a tutti i costi di farmi piacere. E non chiedetemi perché, dal momento che non lo so neppure io. Forse è perché si tratta di un gruppo di giovani, fondamentalmente anche simpatici, forse perché ci sento delle potenzialità inespresse, o forse perché mi piace l’idea dello statuto del Punklove, che unisce Punk, amore e sentimenti. Purtroppo però, a dispetto di tutti i miei sforzi, alla fine non sono riuscito a scoprire perché darsi la pena ad ascoltare così a fondo questo CD, ed il risultato finale è un “mediocre”. Troppa altalenanza di generi e stili tra un brano e l’altro, che portano ad un eccessivo alternarsi di qualità. Si va infatti dal classico punk Italiano di fine anni '90 (dai Moravagine ai Peter Punk passando per i Prozac +) allo ska, dall'hardcore al pop, il tutto senza molta coerenza. “Operazione punk love”, la opening track, è sicuramente un pezzo da salvare, grazie ad alcuni intermezzi in levare e ad un crescendo in cattiveria e velocità che mi piace molto. Salvo anche la successiva “Ma Tu Puoi”, anche se un po’ meno; ma sono pezzi che stilisticamente non hanno nulla a che vedere, per esempio, con i due che li seguono a ruota, “Ieri” e “Un altro Venerdì”, così come accade con “Caduta Libera”. Per ritrovare un brano degno di nota bisogna attendere la nona traccia, “On The Road”, che finalmente risponde al mio concetto di punk, almeno di quello che vorrei sentire fare a questi ragazzi. Così come mi piace quando i Novaresi propongono “Statuto del punk love (Sta Tutto nel Punklove)”, forse perché più allegro e scanzonato, e con qualche variazione in più. Peccato ragazzi, potevate fare di più. Alla prossima……


Tracklist:

01. Operazione punklove

02. Ma tu puoi

03. Tornerai

04. Ieri

05. Un altro venerdì

06. Ma ancora rido

07. Caduta libera

08. Me stesso

09. On the road

10. Statuto del punklove

11. Neve


Contatti

www.myspace.com/birra2o

www.lasalettarecordings.com

RECENSIONE LET THEM KNOW, THE STORY OF YOUTH BRIGADE AND BYO RECORDS (100 pag. book + 2xLP + DVD + CD; BYO RECORDS)

Operazione extralusso per celebrare il trentennale della BYO records e dei suoi fondatori, i celeberrimi Youth Brigade. Qui si parla di storia dell’hardcore americano, ma ad essere onesti di quella un po’ più marginale. Se infatti da un certo punto di vista non si può che lodare l’estrema coerenza di questo trentennale progetto, per contro non si può non notare che solo nei suoi primissimi anni di attività ha sparato le sue cartucce migliori, per poi declinare verso la mediocrità. Ma tant’è meglio che ci siano stati piuttosto che non! Gli Youth Brigade nella loro infinita carriera hanno prodotto 2 capolavori: l’LP “Sound And Fury” del 1983 (uscito, ad onor di cronaca, in 2 versioni totalmente differenti) e l’EP “What Price Happiness” del 1984. Tutti su BYO, appunto. Poi si sono reinventati negli anni col progetto parallelo ROYAL CROWN REVUE, progetto vicino allo swing e alle big band, con i quali contribuirono alla colonna sonora del film “The Mask” di Jim Carrey. La BYO records invece deve essere ricordata soprattutto per l’album seminale “The Crew” sei 7 SECONDS, uscito nel 1984, uno dei massimi capolavori di sempre dell’hc, oltre che 2 bellissimi LP dei canadesi SNFU, un paio di storiche compilation (“Someone got their head kicked” del 1982 in e “Something to Believe in” del 1984). Direi che le cose principali le ho menzionate, ma tant’è che dopo SNFU non mi viene in mente più niente di memorabile da parte della label… forse gli HEPCAT.. ma nulla più… Venendo al box in questione, abbiamo un librone cartonato con copertina rigida. 100 pagine tutte stampate a colori in carta patinata. All’interno bellissime foto, e tanto scritto con storia ed aneddoti. E questa è la parte sicuramente più interessante del pacco. Poi sono presenti 2 LP in vinile arancione dove una miriade di bands, tra i quali cito Youth Brigade (ovviamente), 7 Seconds, Pennywise, NOFX, Dropkick Murphys, Anti Flag, Lower Class Brats ed altri che coverizzano tutti brani che negli anni la BYO ha stampato nei vari dischi del catalogo. Nessuna delle band coverizza una propria song, e questa mi pare una scelta di gusto. Per contro, tutta l’operazione mi sembra una patetica operazione di autocelebrazione, alquanto inutile. Poi è presente un CD che ha lo stesso contenuto dei 2 LP; ed infine un DVD con un filmato di circa 90’ con interviste e spezzoni di concerti. Godibile. Finisco qui.


Gianni Bandini (gianni@ngi.it)


I BRANI


1) Bouncing Souls - Young 'Til I Die

2) Off With Their Heads - Headlights... Ditch!

3) NOFX - No More Lies

4) Youth Brigade – Misfortune

5) Lagwagon - S.O.S.

6) Blue Collar Special - Believe In Something

7) The Cute Lepers - Future Dreams

8) Young Governor And Marvelous Mark – Domination

9) Pulley - Wrecking Crew

10) Pennywise - We're Gonna Fight

11) Filthy Thieving Bastards - It's Empty

12) American Steel - Dead And Broken

13) Johnny Madcap And The Distractions - The Ballad Of Johnny X

14) In The Red - Little White God

15) Shark Soup - Fade Away

16) Dropkick Murphys - Fight To Unite

17) Wednesday Night Heroes - Foreign Policy

18) Anti-Flag - 1000 Miles

19) Complete Control – Victoria

20) Old Man Markley - We're In!

21) The Ignorant - Keep On

22) Subhumans (Canada) - Piss On You

23) Channel Three - Scratches & Needles

24) Lower Class Brats - Pill Box

25) The Briefs - Who Is Who

26) Krum Bums - Hating Every Minute

27) Ashers - In The Night

28) Matt Skiba - I Scream

29) Nothington - All The Way

30) Leatherface – Doublewhiskeycokenoice

31) 7 Seconds - Sink With California


CONTATTI


www.byorecords.com

RECENSIONE SUICIDAL TENDENCIES “1982 DEMO’S” (SKATE CORE 13, (bootleg)LP, 2008)

I primi due demo dei S.T. ristampati in vinile. Entrambi i demo erano del 1982 e precedettero di poco il fondamentale primo omonimo LP su Frontier. Dal punto di vista storico penso ci siano pochi commenti da fare, ma sotto quello musicale invece qualcuno ce n’è: tra i due demo ci sono differenze abissali, di registrazione in particolar modo. Premetto che non ci sono note che indichino a quali dei due demo appartengano i brani presenti su questa raccolta. Presumo ci sia un demo per lato. Perdonate eventuali errori. Sul lato A c’è quello che penso essere il secondo dei due demo, in quanto la qualità di registrazione è anni luce avanti rispetto all’altro! Sono qui presenti molti dei brani che andranno a comporre il primo LP su citato, più un paio di inediti. Qui la qualità del demo è ottima e l’occasione di ascoltare dei classicissimi nella loro versione embrionale è davvero ghiotta! Sul lato B l’altro demo (anche se penso che gli ultimi 2 brani del lato A, quelli inediti per intenderci, facciano sempre parte di quest’ultimo demo visto che la qualità è identica) sono quasi tutti inediti e nonostante la pessima qualità di registrazione si percepisce chiaramente la ottima caratura dei brani. Ma qui veramente siamo al limite dell’inascoltabile. Incluso anche un inserto stampato in carta patinata (!) con manifesti dell’epoca, ed i testi ma dei soli brani poi ufficialmente editi su disco. Da avere per il solo lato A.

Gianni Bandini (
gianni@ngi.it)

I brani

1) Suicide’s An Alternative
2) I Shot Reagan
3) Suicidal Failure
4) Memories Of Tomorrow
5) I Saw Your Mommy
6) Fascist Pig
7) Possessed
8) I Saw Your Mommy
9) You Are Forgiven
10) War Inside Myself
11) Stupid Genocide
12) Kill
13) Pseudo Mom
14) Two Sided Politics
15) You Are Forgiven
16) Burn The Constitution
17) Kill

RECENSIONE ASHTONES “MAINLINE ROCKET” (NICOTINE, 2009)

Dividono i loro brani tra wild (selvaggi) e raw (grezzi), il che è tutto dire. Ed infatti il risultato finale è punk rock di quello che ti fulmina sul ring, venato di reminescenze garage e devoto a Iggy in ogni sua nota, ance se poi le influenze arrivano anche da Dead Boys, Pagans e Turbonegro, e la voce ricorda Cheetah. Questi selvaggi d’oltralpe (provengono da Lille, nel Nord della Francia) ci propongono allora 11 brani, zozzi e cattivi quanto basta per meritarsi un posto nel catalogo della sempre attentissima (ed attivissima) Nicotine Records che i gruppi più tosti se li va a scovare ovunque. Da segnalare da una parte una pronuncia Inglese decisamente buffa (sentite come pronunciano “Super” in “Ace Of Slut”), dall’altra la presenza di un paio di gran cover, ovvero “Hammersmith Palais” dei Demolition 23 (suonata però con lo spirito dei Turbonegro) e “So bored with the USA”, dedicata agli amanti dei Clash. Proprio queste due cover, assieme a “She Goes Commando” e la selvaggia e durissima “We’re Gonna Build This Town Of R & R”, sono i pezzi che preferisco. Un disco da avere.

CONTATTI
  1. She Goes Commando

  2. That Greasy Spell

  3. Ace Of Slut

  4. The Biggest Prick

  5. Hammersmith Palais

  6. We’re Gonna Build This Town Of R & R

  7. Dead Skin

  8. Blonde Danger

  9. 90 th Street Fast Boys

  10. So Bored With The USA

  11. Shit In My Blood