Recensione Robert Delirio “California Republic” (Autoproduzione)

Robert Delirio è stato uno dei fondatori dei mitici Atrox, gruppo Hardcore Italiano col quale ha registrato dischetti da paura a titolo di “Fiori Neri”, “Sporco Natale”, “Domani Rosso Sangue” ed “Hardcore Against Repression” (e forse qualcos’altro che ora mi sfugge). Terminata questa esperienza, Robert ha iniziato a girare il mondo in lungo ed in largo per poi finire nella ipertecnologica Silicon Valley, in quella California a cui il CD in oggetto è dedicato. Un CD al di fuori dei soliti schemi ai quali sono abituato, che, partendo dal nostro caro Italico accaci, sperimenta e crossoverizza sapientemente HC, Elettronica e Techno Mitteleuropea, citando ora i Prodigy, ora Nina Hagen, ora gli I Refuse It! Così la rabbia punk e sloganistica dei testi si sposa a frenetici loop musicali ad altissimo tasso di BPM, dove possenti chitarre hardcore si fondono con elettronica e ritornelli ossessivi. Il tutto è un po’ penalizzato da una produzione non all’altezza, con suoni troppo cupi che stancano più del dovuto. Appena sette i brani, l’ultimo dei quali è un outro strumentale di pochi secondi, nei quali si parla di politica, proletariato, impatto eco ambientale del trasporto delle acque (quella Bergamasca si vende in California “e costa mille volte più della locale”) ed altri temi dalla forte connotazione politica, affrontati comunque sempre con piglio ironico. Mi piace molto la voce femminile che a volte si inserisce e decanta brani illustri (“Acqua Business” e “Vita Smarrita”). “Popolo” è forse il mio brano preferito, ma sono da segnalare anche i già citati “Acqua Business” e “Vita Smarrita”. In definitiva un disco diverso, forse troppo, ma che consiglio di provare, perché chi tenta di innovare mantenendo lo spirito punk tradizionale merita rispetto e considerazione.

I Brani
01 -
Popolo

02 - Made In China

03 - E' Dura

04 - Techno Turbine

05 - Vita Smarrita

06 - Acqua Business

07 - One Minute Simphony