Dome la Muerte and the Diggerz è una band in cui suona Dome (ma và….), che ha un passato degno di un rispetto mostruoso in bands come, tra le altre, CCM (la storia dell’accaci Italico, cliccare qua per credere…..) e Not Moving (cliccate qua se non li conoscete ancora). Assieme a lui troviamo personaggi del calibro di Emiliano Giuliani, ex batterista dei Liars, piccola leggenda del garage rock nostrano, Matteo "Basetta" Gioli (fondatore dei Thunder Rod Company) e Bonnie Von Vodka (ex bassista delle Les Valvolettes) subentrata a Lady Casanova al basso. Il tutto, dunque, predispone benissimo il sottoscritto al momento di affrontare questo secondo cd del combo Toscano, che fa seguito al precedente album omonimo del 2007 (vedi recensione). Anche qua continua il recupero filologico di sonorità sixties, e ci troviamo di fronte a un Rock’n’Roll senza se e senza ma, corrosivo ed acido come solo chi fa’ questo da una vita può fare, tra Gun Club e Fleshtones, Cramps e Ramones, passando per i Rolling Stones più crudi. Un sound che farà impazzire gli amanti del genere, anche se io tra tutti preferisco “Every Time”, uno dei pezzi più scatenati. Apprezzabile anche la cavalcata strumentale in stile Spaghetti Western della conclusiva “Taberna El Cubano”, che farebbe la gioia di Quentin Tarantino. Dimenticavo: registrato interamente in Spagna in analogico al Circo Perrotti Studio da Jorge dei Doctor Explosion.