Recensione Unavoidable “Wrecked, Wasted and still don’t give a Fuck” (Indiebox)

Indie Box stavolta, e per la prima volta, pesca all’estero, in Austria, e ci presenta gli Unavoidable, semi-sconosciuto combo di maniaci spacca strumenti che ci offre 15 brani a cavallo tra S.O.I.A., Unsane e ultimi Agnostic Front. Un CD, lo dico subito, decisamente non adatto agli amanti del melodicore, né a chi, come il sottoscritto, ha visto e sentito troppe bands simili a questa nella sua vita, ed ora non riesce ad essere attratto da chi fa di voce urlata e batteria martellante il suo biglietto da visita. Per di più ‘sti Austriaci hanno il brutto vizio di far durare ogni brano un po’ più del necessario, ed alla fine ci propinano oltre 40 minuti di “solita zuppa” assai difficile da digerire. L’unica cosa da salvare è la grafica, con ua confezione digipack niente male. Per il resto, meglio stendere un velo pietoso ed attendere che Indie Box torni a pescare sul suolo Italico dove si è sempre mossa meglio.

I Brani


Economy

Parasites
S.O.M.D.
Contradiction
My Own Rules
Broken Bones
Mayhen
On My Own
Porn Star
One Of Them
Pull The Switch
Invincible
Hellborn
No Way Out
Determination

Recensione Robert Delirio “California Republic” (Autoproduzione)

Di Robert Delirio, e del suo precedente ottimo minicd (“California Republic”) mi sono già occupato in termini lusinghieri in passato (cliccare qua per maggiori dettagli). Adesso, a non molto tempo di distanza, colui che è stato uno dei fondatori dei mitici Atrox, torna con un altro CD, stavolta cantato perlopiù in Inglese in onore a quella Silicon Valley che ormai da tempo lo ospita. Ancora una volta hardcore divertente, veloce, stralunatO e totalmente al di fuori degli schemi, in quanto contaminato al mille per mille dalla techno, con tanto di campionamenti e loops da delirio (lui lo chiama Digi-Core o Elettro-Core; e chi siamo noi per smentirlo???).
I brani sono 15, in pieno spirito DIY (e cosa aspettarsi da uno che suona in una one man band?), e parlano di sviluppo ecosostenibile, effetto serra, ecologia, sviluppo ecosostenibile e via discorrendo, sempre in modo ironico e dissacrante. Tra i miei preferiti metto sicuramente “Dream of Happy Holidays”, “Made in China” (già presente, in Italiano, su “California Republic”), mentre non mi convince la rivisitazione strumentale dei brani degli Atrox. Apprezzabile e divertente l’idea di proporre un inno per il NAFTA (“Ten Hundred Yearse Pluribus Unum”), Il CD è distribuito digitalmente, e scaricabile con tanto di grafica, ad un prezzo simbolico di 1.99 dollari, dal sito
www.robertdelirio.com

I Brani
1. G.M.O. - The invasion of Genetically Modified Organisms
2. HOT HEAT - Global warming effects
3. DOWN TO THE GROUND
4. BLACK LUNGS - The true color of smokers' lungs
5. IN THE S.U.V. - Interested in hybrid cars?
6. DREAM OF HAPPY HOLIDAYS
7. MADE IN CHINA
8. UNITED NATIONS OF STANDARDIZED FOOD
9. WONDERFUL PILLS - Pharmaceuticals and the placebo effect
10. TEN HUNDRED YEARSE PLURIBUS UNUM - Proposing a N.A.F.T.A national anthem
11. FALAFEL (Italian Version) - Israeli and Palestinians sharing stuff
12. O.G.M. (Italian Version) - G.M.O. in Italian.
13. ATROX HARDCORE REMIX - Greatest Hits of the Italian Hardcore band (Instrumental)
14. EXPERIMENTAL MOZART

Recensione Ashpipe “Waiting For Wave” (Bunker Records)

Un disco che si apre col pianoforte, e qua e la presenta altri strumenti classici, è chiaramente un disco che si segnala per la voglia di osare, e per questo merita un’attenzione particolare. E questo vale anche se poi alla fine si giunge alla conclusione che in definitiva si tratta di punk-rock melodico e graffiante, contraddistinto da voce molto aggressiva e un sacco di stacchetti strappa pogo, con influenze che (parola degli Ashpipe) vanno da NO Fx a Rancid da Droprick Murphys a Real Mckenzies, da Punkreas a Los fastidios, passando per Johnny Cash e fiumi di birra. Questi 8 giovincelli cantano un po’ in Inglese e un po’ in Italiano, e il loro Inglese mi lascia un po’ perplesso. Tutto sommato, però, mi piacciono abbastanza anche se non mi fanno certo impazzire. Ad esempio mi piace molto “CK&JG (Coffee Killer and Joint Generation)”. Molte le aperture allo Ska, anche se a dire il vero i Vogheresi non mi sembrano particolarmente portati a questo genere musicale, soprattutto quando lo fanno in Italiano (“Tu Non 6” e “Notte Buia”), perché le forzature metriche risultano più evidenti. Nei brani più classicamente accaci, o comunque punk-rock, invece, gli Ashpipe danno il meglio di se quando cantano in lingua madre. E’ il caso di “Countdown”, con un coro che mi immagino generare mucchi selvaggi sotto il palco durante il loro shows, o di “Code”, sempre in Italiano, e sempre poghereccio. Segnalo anche “Niente x Sempre”, che li vede più vicini ai Derozer. Anzi, francamente, se gli Ashpipe accettassero un consiglio, direi loro di proseguire su questa strada piuttosto che su quella dello ska.

I BRANI

1. Tell Me Boy
2. CK&JG (Coffee Killer and Joint Generation)
3. Tu Non 6
4. Tropical Milan
5. Notte Buia
6. Countdown
7. This Is
8. Code
9. Borderline Man
10. Heaven
11. Song To Explain
12. Niente x Sempre
13. Mr.Glasses

CONTATTI

Recensione B-Back: “Experiment in Colour” (Area Pirata)

Nuovo disco per i Toscani B-Back, che con “Misunderstood” aprono alla grande con un bell’esempio di garage R’n’R selvaggio, violento e venato di punk con gli urletti giusti al posto giusto. Un pezzo abbastanza distorto e marcio da risultare il mio preferito. Un disco che si chiude alla grande come alla grande era iniziato con “The Guitar That I Love”, dal vago sapore Surf che piacerebbe molto a Tarantino. Spesso però più che a garage rock venato di punk i nostri fanno pensare a beat venato di garage, che io chiamerei “Fuzz Beat”. E’ il caso di “Gin Fuzz”, dove l’organo Farfisa suonato dallo special guest Matteo Addabbo dà un tocco vintage eccessivo e fa perdere quell’aspetto grezzo che a me piacerebbe sentire di più, anche se poi pure “Senior TT” è un brano dal sapore dei tempi che furono con coretti sixties da paura che mi piace molto. Tra i momenti migliori cito anche “They Prefer Blondes”, cover dei Banshees, tra quelli deboli “Monster”. In definitiva un buon album di R’n’R con 12 brani in Inglese senza infamia e senza lode che piacerà molto agli amanti del genere, e segna un altro bel colpo per Area Pirata.

I Brani

01. Misunderstood
02. Gin Fuzz
03. Almost Gone
04. We Wanna Be There
05. They Prefer Blondes
06. Senior T.T.
07. Magneto Touch
08. When I Love You
09. Out of Control
10. Monster
11. Midnight Bus
12. The Guitar That I Love

Contatti


Recensione PEGGIO EMILIA “La Peggio Gioventù” (Peggio Records)

‘Sti Peggio Emilia sono in giro da appena un paio di anni, ed il CD che sto per recensire è stato registrato immediatamente dopo la nascita del gruppo. Dunque, si tratta chiaramente di un disco datato da una parte, acerbo dall’altra. Nonostante queste premesse, però, il disco mi piace parecchio, sciorinando 9 pezzi punk rock che si lasciano ascoltare bene ed attaccano in modo genuino ed ironico Stato, Chiesa ed Istituzioni varie. Tra Street Punk e Hardcore quasi melodico, mi sembrano una versione un po’ meno scanzonata dei Punkreas, a partire sin dal primo brano “Habemus Papam”, seguito a ruota da altre due ottime songs (“Lega Nord” e “Onore Agli Eroi”, dedicata agli “eroi di Nassirya”). E se “La Bomba” rappresenta un po’ un calo di tensione, subito dopo, con “Calcolato”, il cosiddetto “effetto Punkreas” riprende alla grande. La seguente “Rifondazione Conformista” è una delle poche canzoni che non mi piacciono molto; mantiene abbastanza lo stile, questo è vero, ma manca di appeal. Invece la successiva “Italian Style” è imperdibile, sia dal punto di vista ritmico-musicale che, soprattutto, da quello del testo, e mostra il lato più personale e “spunkreasizzato” dei PE. “Siete Tutti Scoppiati”, poi, sta a metà tra i primi Negazione ed i primissimi Peggio Punx; peccato solo che la conclusiva “Svegliati”, in stile Oi-Nabat, si caratterizzi soprattutto per un cono francamente stonato, che sciupa tutto quanto di bello fatto con le precedenti otto canzoni. Spero che nel prossimo disco, in uscita a breve, non facciano lo sytesso errore di volere per forza allungare il brodo…..


I brani

01.Intro
02.Habemus Papam
03.Lega Nord
04.Onore Agli Eroi
05.La Bomba
06.Calcolato
07.Rifondazione Conformista
08.Italian Style
09.Siete Tutti Scoppiati
10.Svegliati

Contatti

www.myspace.com/peggioemiliapunk