Come promesso rieccoci qua a
parlare con Elisa ed Enrico dei Los Fastidios, concludendo la lunga intervista
iniziata qua.
1.
Negli ultimi anni ho letto che avete fatto una media di oltre
100 concerti all'anno in tutto il mondo, dall'Europa alle Americhe, ma con
pochissimo spazio in Italia. Secondo voi perché?
In Italia a differenza di
altri paesi europei, primo su tutti la Germania (sicuramente il meglio organizzato
musicalmente e non solo), la nostra musica, quando dico nostra intendo la
musica indipendente punk, ska & dintorni, negli ultimi anni non trova più
sbocchi, nessuno ne parla, un esercito di musicisti fantasmi, che seppur
abbiano riscontri esteri altissimi, nella penisola italiana non vengono
minimamente considerati. In Germania, culturalmente avanti anni luce rispetto
all'Italia, la musica viene vissuta diversamente, la musica e gli artisti sono
rispettati, la musica indipendente può arrivare ovunque anche laddove in Italia
arrivano solo le multinazionali della musica. In Germania e in altri paesi
europei se una band vale, se una band ha riscontro, se ne parla, a differenza
di un'Italia dove si racconta, si recensisce solo chi si è deciso, per
interesse o chissà cos'altro, di raccontare e recensire.
In Germania e in molti altri
paesi europei ogni genere musicale ha il suo affezionato e numeroso pubblico, indipendentemente
se il genere sia in voga o meno, a differenza dell'Italia, paese nel quale tira
solo il genere "di moda" nel momento.... In Germania, e non solo,
ogni piccolo paesino ha il suo centro giovanile comunale o statale, concesso
alle realtà giovanili locali, nel quale vivono collettivi, associazioni, anche
fatte da giovanissimi, che organizzano eventi, concerti in questi spazi
pubblici a loro disposizione, mentre in Italia i locali per i concerti chiudono
oppure riscontrano sempre più problemi o difficoltà organizzative. Senza
dimenticare che in ogni centro culturale si possono trovare gratuitamente a
disposizione riviste musicali anche di settore (riviste che in Italia sono
praticamente sparite anche dalle edicole)
In molti paesi europei nel
periodo estivo i festivals punk & ska di settore non si contano, sono
moltissimi, anche sullo stesso weekend, un calendario fitto di eventi a
differenza dell'Italia dove di grossi festivals di settore ne conti uno, due al
massimo tre in tutta la stagione (forse sto già esagerando) e dal punto di
vista organizzativo ed economico risultano lontani anni luce dal modello
"europeo" (senza aggiungere altro a riguardo).
Nella maggior parte degli
altri paesi europei la musica viene vissuta in modo sicuramente più reale
rispetto all'attuale "virtuale" stile italiano.
In Italia diminuiscono gli
spazi, calano i concerti, si riduce la gente che va ai concerti e anche la
stessa scena musicale ne risente.
2.
Con tutti questi concerti in giro per il mondo e
l’etichetta da mandare avanti, non resta molto tempo a disposizione. Ce la fate
a vivere di musica, coronando quello che sarebbe il sogno di molti di noi?
Io ed Elisa siamo fortunati, perché
la nostra vita è completamente dedicata alla musica, un
full immersion
quotidiano nella nostra musica. Infatti oltre alla band gestiamo lo shop online
della nostra Kob Records, l'etichetta discografica e l'agenzia concerti.
Nell'insieme riusciamo a
sopravvivere, ma non abbiamo mai finito di lavorare, non abbiamo orari, siamo
sempre sotto, ma pienamente soddisfatti…e nella vita talvolta le soddisfazioni
valgono ben di più di qualsiasi banconota.
3.
Per due natali (2018 e 2019) ci avete regalato due sette
pollici che sono delle chicche, quelli di Elisa Dixan Sings Los Fastidios. A me
piacciono tantissimo, e mi piace molto l’idea che Elisa (giustamente) appaia in
pianta stabile on stage nei vostri concerti. Sono previste altre uscite
discografiche del genere?
Era da tempo che avevo in
mente di fare qualche canzone con Elisa. Lo desideravo io e lo chiedevano
moltissimi amici in ogni angolo del mondo.
Elisa che dal 2011, gestisce
insieme al sottoscritto la Kob Records (etichetta, shop online e agenzia
concerti), segue costantemente la band e oltre ad essere tour manager del
gruppo (è lei che organizza alla perfezione tutto il nostro intensissimo tour,
da oltre 100 date all'anno), è anche colei che gestisce il merchandising,
fotografa ufficiale nonché videomaker della band....Una figura fondamentale e
molto rispettata dal pubblico Los Fastidios, tanto da divenire elemento
basilare ed uno dei più amati della band...
Fu così che nel 2018 quasi per
scherzo, abbiamo deciso di mettere fuori un primo EP7" con due brani Los
Fastidios cantati da Elisa...e lo "scherzo" è andato più che bene,
visto che il singolo ebbe fin da subito un grosso riscontro positivo.
Da quel momento ad ogni
concerto Elisa è ospite fissa sul palco per cantare “Radio Babylon” e “Message
pour Toi” (del nuovo album) per l'entusiasmo e gioia del
pubblico...sicuramente uno dei più bei momenti del concerto Los Fastidios.
Andata bene la prima abbiamo
quindi deciso di continuare con questa chiamiamola pure collana di EP7"
con il secondo volume, pubblicato a dicembre 2019, che ha riscosso a sua volta
ottimi consensi sia dal pubblico che dalla stampa specializzata.
Elisa ha anche registrato 2
videoclips che su Youtube stanno andando veramente alla grande!!!!
Ciliegina sulla torta,
quest'anno io ed Elisa convoleremo a nozze!!!!
E sicuramente ne vedremo
ancora delle belle con Elisa alla voce…restate sintonizzati sulle nostre
frequenze!!!!
4.
Avete anche preso parte al film documentario “Skinhead Attitude”
del regista svizzero Daniel Schweizer, insieme ad altre leggendarie figure e
bands della scena musicale street mondiale come Laurel Aitken, Bad Manners,
Roddy Moreno e i suoi The Oppressed, Jimmy Pursey degli Sham 69. Come è nata
questa esperienza?
Era l'oramai lontano anno 2000
quando fummo contattati dal regista Schweizer,
che ci propose questo documentario, l'idea ci piacque e accettammo....
Fu una bella esperienza, il
regista ci seguì con le sue telecamere durante alcuni tour in Europa. Leggendarie
furono le riprese che fece in quel di Cracovia in occasione di un grosso
festival a cui partecipammo insieme ad Anti-Nowhere
League, Skarface, Oxymoron e molte altre bands
internazionali. Quel giorno ci furono pesanti scontri fuori dal palazzetto
dello sport, nel quale si svolgeva l'evento benefico, tra molti ragazzi del
pubblico e la polizia che aveva ingiustamente attaccato, picchiato ed arrestato
i ragazzi che si apprestavano ad entrare al festival...
Le riprese che fece in quell'occasione
il regista furono fondamentali a dimostrare la
Fummo abbastanza soddisfatti
del prodotto finito, ovviamente una grande emozione condividere questo
documentario insieme a mostri sacri della scena punk & ska mondiale...un
documentario sicuramente da vedere. Un interessante spaccato di quegli anni.
5.
Avete in testa un concerto, un evento che resterà per
sempre nel vostro cuore?
Non ne abbiamo uno, ne abbiamo
decine, centinaia, anche perché ogni concerto ha la sua storia, dal grande
evento al concerto nel "peggior" baraccio dei sobborghi metropolitani.
Ovunque siamo arrivati, amici vecchi e nuovi ad aspettarci con grande
entusiasmo, ragazzi e ragazze che anche se era la prima volta che incontravamo,
dopo qualche minuto di chiacchiere, ti sembrava comunque di conoscere da
sempre...
Cambiano le città, i paesi, i
continenti, ma le situazioni sono sempre le stesse, cambiano le lingue, ma gli
argomenti, i problemi, i valori, le lotte sono comuni, in ogni angolo del mondo...
e le emozioni sono sempre intense.
Siamo veramente fortunati, perché
la nostra è da anni una vita sulle strade del mondo, una enciclopedia on the
road, che ci permette giorno dopo giorno, data dopo data, di arricchire il
nostro bagaglio personale di conoscenze ed esperienze. Una vita che non
cambieremmo con niente e per niente al mondo.
6.
I Los Fastidios sono legati al mondo del calcio e delle
gradinate a più mandate, dalla Virtus Verona al St. Pauli. Ci raccontate
qualcosa?
Siamo sempre stati molto
legati al mondo del calcio, abbiamo sempre visto la gradinata come uno spazio
di aggregazione e partecipazione reale dal basso. Oltretutto la
"Curva" è da sempre legatissima al mondo musicale, una vita parallela.
Gradinata e suoni della
strada, un connubio perfetto, dagli anni 60/70 ad oggi.
Negli anni abbiamo sempre
supportato con la band, moltissime tifoserie antirazziste ovunque in Europa e
nel mondo, suonando in moltissime feste ed eventi ufficiali di gruppi ultras,
con i quali abbiamo mantenuto poi nel tempo un bellissimo rapporto di amicizia
e rispetto reciproco: da Marsiglia a Wrexham, da St Pauli a Glasgow (Celtic
FC), da Friburgo (D) a Manchester (FC United), da Jena (D) a Fasano (I), da
Potsdam (Babelsberg) a Mainz, da Duisburg (D) ad Augsburg (D), fino anche a
molte belle ed importanti realtà di Calcio Popolare, da Napoli (Quartograd) a
Padova (San Precario e Quadrato Meticcio), da Caserta (RFC Lions) a Glasgow
(United Glasgow) e moltissime altre bellissime realtà che portiamo tutte nel
cuore. Moltissime anche le nostre partecipazioni musicali a tornei calcistici
antirazzisti estivi organizzati dai vari gruppi ultras o dalle squadre di
calcio popolare. Quando siamo stati in Cile a Santiago, siamo stati ricevuti
addirittura oltre che dai capi della tifoseria del Colo Colo anche da membri
dello staff societario, nella sala stampa dell' Estadio Monumental David
Arellan che mi hanno conferito anche la tessera di membro onorario del
leggendario club cileno.
In Brasile a Sao Paolo al
nostro concerto c'erano i rappresentati di tutti i gruppi antifascisti ed
antirazzisti di tutte le squadre Pauliste (sono moltissime), il tutto senza
nessun problema di ordine pubblico. Una esperienza bellissima. Lo stesso a
Città del Messico....
La musica unisce e talvolta fa
convivere festosamente, magari solo per il tempo del concerto o dell'evento, anche
tifoserie storicamente nemiche. Ancora una volta a dimostrazione di come la
musica possa tutto ed è anche per questo motivo che alla musica abbiamo deciso
di dedicare tutta la nostra vita. Joy Joy Joy !!!!
7.
Nel nuovo disco ci sono un sacco di collaborazioni
interessanti, ma quella che più colpisce è quella con Paul Heaton (cantante
delle storiche pop band inglesi The Housemartins e The Beautiful South e
attualmente ai primi posti delle classifiche inglesi con il suo progetto
solista) alla voce nella canzone "I have a dream". Come è nata questa
collaborazione?
A te colpisce, a me il solo
pensiero fa venire la pelle d'oca. Questo featuring rappresenta più di un sogno
per me (tra l'altro il brano, si intitola proprio così). Condividere un nostro
brano con il "mio" cantante, l'artista che da sempre ritengo il
miglior vocalist del mondo, il cantante del quale fin da ragazzotto sono stato
e, sono tuttora, un grandissimo fan, non è cosa da tutti i giorni...
I The Housemartins sono
sicuramente la band che più ha segnato la mia passione e crescita musicale e
avere oggi il leader/frontman, Paul Heaton, ospite nel nuovo album Los
Fastidios, mi fa scendere più di una lacrima!!! Con Paul sono in contatto da
molti anni, da quando avevo ricevuto un suo apprezzamento riguardo il nostro
album “Siempre Contra”...era il
2004...
Già allora ero rimasto
shockato, il mio idolo di sempre, che si complimentava con noi per le nostre
canzoni e la nostra attitudine. Da quel giorno siamo sempre rimasti in
contatto, ci sentiamo spesso e l'ho incontrato una volta a Ferrara qualche anno
dopo in occasione di un suo concerto.
Poi un paio di anni fa, in
fase di preparazione dell'album, gli ho semplicemente chiesto se avesse voluto
e potuto dare un contributo vocale ad un nostro brano e ha risposto con grande
entusiasmo, dimostrando ancora una volta una grandissima umiltà... una persona
speciale, un grande artista che ha dato al nostro nuovo album un tocco di
magia, quel tocco che solo Paul Heaton può dare ad una band. Ha scritto e
cantato la sua parte, registrandola direttamente a Manchester, in quanto un
inconveniente gli ha impedito, come aveva invece previsto, di venire a Verona a
trovarci per qualche giorno durante le registrazioni. Un'altra piccola
curiosità, Paul Heaton lo si vede spesso sia nelle dirette BBC o in altri
programmi indossare orgogliosamente la t-shirt Los Fastidios.... da lacrime.
Bene, siamo giunti alla fine
di questa lunga intervista, ma speriamo di avere presto modo di riparlare con i
Los Fastidios, magari sotto ad un palco con una birra in mano.
(Riki Signorini)
I
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