RECENSIONE RIVELARDES “FALLIN’ OFF DISASTER” (INDIEBOX, 2010)

A dispetto del monicker che sembra omaggiare i Rivelardes, i Bresciani sembrano avere però più affinità con i Green Days che con la band di Madison (WI), tanto da sfiorare il plagio nel coro di “Stay Away”. Ma, a parte i Green Day, soprattutto quelli di "Kerplunk". qua si respira in ogni traccia un puro punk rock melodico di quello che (anda)va tanto di moda in California, soprattutto in casa Lookout Records. Dunque melodia a piene mani, venata di malinconia come le calde giornate di sole della Bay Area sono venate sempre di foschia; ritmiche serrate e stile semplice e accattivante, forse anche troppo maturo per una band esordiente, al punto di fare pensare ad un “prodotto” mainstream. Un disco che sento moltissimo in auto, per intenderci, ma che tengo come sottofondo, senza riuscire ad appassionarmi, ma senza neppure decidermi a toglierlo perché in definitiva è “cool”. Forse sono troppo pulitini e perfettini per essere veri, ed il pensiero si rafforza ulteriormente quando vedo il loro myspace: sembrano fatti apposta per finire sul circuito MTV internazionale, e non so decidermi se questo sia un bene o un male. Peccato sarebbe scoprire che non sono veri; perché i Rivelardes ci sanno fare davvero, e dispiacerebbe scoprire che un gran pezzo come “Endless Again” non è sincero, perché da solo vale il biglietto (meglio se assieme a “Live in a mirror”)

I BRANI
01. Live in a mirror
02. Endless again
03. Kelly surgery
04. Ice bleeding
05. Up to now
06. Stay away
07. Juliet
08. Memories of you
09. Don’t forget you
10. Out of me
11. 16 years ago
12. No one understand you
13. Movin'on
14.
Miss your eyes
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