RECENSIONE DEFECT DEFECT “S/T” (12” LP, 2010, THRASHBASTARD 028/ TAKEN BY SURPRISE 10)


È cresciuta una copiosa ed importante scena a Portland, nell’Oregon; una scena che comprende tra gli altri DEFECT DEFECT, AUTISTIC YOUTH, ARCTIC FLOWERS e i padri putativi OBSERVERS. Tutte queste bands si rimescolano un po’ i membri tra loro, ma fortunatamente ognuna di esse ha sviluppato un suono personale e distinto.
Tra tutti, questi Defect Defect sono quelli che più hanno ripreso le sonorità degli Observers, di cui infatti mi risulta che abbiano più di un membro in comune (ma non ho possibilità di verificarlo). Rispetto agli Observers però la matrice punk melodica è più levigata e le tracce sono un po’ più ruvide.
Certo la melodia è sempre la componente più rilevante del loro punk rock, ma i pezzi rispetto agli Observers sono un po’ più “americani”, e a me risultano meno stucchevoli. I giri di basso a tratti sono proprio plagiati dagli Observers.
Un disco piacevole di punk rock americano; take it or leave it.
L’LP qui recensito è la stampa europea; ne esiste una versione americana con la copertina rossa al posto di blu uscita per l’etichetta RESIDUE RECORDS.
Vinile nero che corre a 45 giri, e lyric sheet minuscolo tanto per essere certi di cavarsi gli occhi.

Gianni Bandini (gianni@ngi.it)

I brani:
     1) Stolen ground
     2) Time To Die
     3) Ex-punk
     4) Osasco
     5) Your Move
     6) Repeating Patterns
     7) We’ve Already Lost
     8) Post-Apocalypse

I contatti
takenbysurpriserecords.wordpress.com

RECENSIONE BASTA “NON CAMBIERÒ MAI” (LP, 2011, ANFIBIO 34)


Io non mi stupisco più delle reunion anche più improbabili. Quindi nemmeno di questa.
Chi li ha visti dal vivo ha testimoniato di avere assistito ad una band in gran forma, e la cosa non può che farmi piacere.
Per chi non li conoscesse, i BASTA furono una delle prime Oi! bands italiane. Venivano (e vengono tuttora) dalla Toscana, e nel 1984 pubblicarono il loro unico disco, un EP di 5 brani autoprodotto in collaborazione con la C.A.S. dei Nabat. Un bell’ep di Oi! italiano ruvido e potente.
Ora sono tornati con un mini LP che vede sul lato A 4 nuove composizioni più un rifacimento di un vecchio brano; mentre sul lato B tutto l‘ep del 1984 rimasterizzato. Partendo da quest’ultimo, la rimasterizzazione ha inevitabilmente cambiato il suono dei pezzi, ma per niente snaturato. E’ sì meno grezzo, ma non “addomesticato”… insomma, un lavoro fatto con coscienza.
Riguardo i brani nuovi invece, quoto una considerazione che il buon Petralia (Colonna Infame) mi ha fatto parlando di questi: “è impressionante, sembrano registrati nell’84”.. lasciando trapelare un mix di compiacimento e perplessità. Quello che cambia, e anche di molto, è la lunghezza dei brani aumentata dismisuratamente. Sono un bel tuffo nel passato, reso credibile dalla coerenza di chi negli anni non ha mai dimenticato né rinnegato le origini, facendone anzi stile di vita. Oi!. Oi! italiano e Basta!
300 copie, vinile nero e lyric sheet.
Gianni Bandini (gianni@ngi.it)

I brani:
     1) Non Mollare
     2) Certaldo É Morta
     3) Energia
     4) Una Società Sbagliata
     5) Basta Con La Polvere (new version)
     6) Nessun Pudore
   7) Non Cambierò Mai
   8) Basta Con La Polvere
   9) Caos

I Contatti

RECENSIONE AUTISTIC YOUTH “IDLE MINDS” (12” LP, 2010, BLACK WATER/ DIRTNAP zzz101)


Giunti al II LP (il I non l’ho sentito) questo combo di Portland è in assoluto quello che ha la matrice più propriamente hardcore tra tutte le band di quella scena (Defect Defect, Clorox Girls, Artict Flowers ecc..). Anche se una certa matrice musicale comune alle altre bands della scena è palese.
Pescano a piene mani dall’hc melodico degli anni ’80 (quindi NULLA a che vedere con la compagine californiana della Fat Wreck), e direi più sul versante canadese che quello americano (Doughboys e SNFU). Ma altresì Articles Of Faith e Social Unrest. Non si tratta però di plagi, ma di influenze, infatti il loro suono è molto personale e non scontato. L’unico appunto lo farei alla registrazione della voce (molto bella), secondo me un po’ troppo tenuta nell’imbuto…
L’Lp in questione è bello. Dall’inizio alla fine, un susseguirsi di brani briosi, melodici, carichi, col giusto apporto di cori mai invadenti, e ritornelli azzeccatissimi. Bella anche la copertina, finalmente un insieme riuscito in tutte le sue parti!
Disco HARDCORE melodico the way it should be!
Vinile nero, e lyric sheet.

Gianni Bandini (gianni@ngi.it)

I brani:
     1) Soldiers
     2) Disciple
     3) Blank
     4) I Don't Believe
     5) Can't Turn Back
     6) Who's At Fault
     7) Idle Minds
     8) Filled My Head
     9) Deadbeat
     10) Find Me Here
     11) No Sleep
     12) Among Ruins

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