RECENSIONE THE DANGEROUS SUMMER “THE DANGEROUS SUMMER” (CD, 2018, HOPELESS RECORDS, 2/5)


Nuovo disco per i The Dangerous Summer, ancora per Hopeless Records ed a distanza di 5 anni dal precedente “Golden Record”.
Dieci i brani, prodotti da James Paul Wisner (Underoath, Dashboard Confessional, Paramore), genere che definirei Emo Pop Melodico, ma troppo melodico, troppo pop e troppo emo per piacermi, perché fatico veramente a considerare Punk questa musica, nonostante sia classificata come tale. Il fatto è che di dischi che suonano come questo ce ne sono in giro una infinità (Deaf Havana, Moose Blood, Cartel, Third Eye Blind per citarne alcuni), e posso al più tollerarli come colonna sonora da tenere in background mentre si chiacchiera tra amici. Però sono dischi che non riescono a scatenare in me alcuna emozione.
Qualcuno potrà obiettarmi che anche i Ramones hanno generato un’infinità di cloni, eppure io apprezzo sia gli ispiratori che gli ispirati. Sì, è vero, ma gran parte dei gruppi che suonano alla Ramones hanno addirittura superato i maestri e molto spesso sono freschi ed energetici molto più di questi Dangerous Summer, che scivolano addosso senza lasciare traccia o emozione.
Comunque, se proprio volete saperlo, i pezzi che preferisco sono "Ghosts" ed "Infinite".

(Riki Signorini)

I brani
1.       Color
2.       This Is Life
3.       Fire
4.       Ghosts
5.       Luna
6.       Wild Again
7.       Valium
8.       When I Get Home
9.       Live Forever
10.    Infinite

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