Svetlanas? Di nuovo? Ebbene si, eccomi di nuovo a
parlare di Olga e dei suoi compagni del KGB.
Di questa band composta da pericolosissimi esuli
Russi rifugiati a Milano mi sono infatti già occupato svariate volte su Ribelli
a Vita (col tasto search qua in alto a sinistra potete trovare tutte le volte
che abbiamo parlato di Svetlanas con recensioni e interviste…), ed assieme al
grande Heintz abbiamo intervistato due volte la frontman Olga su Garage Radio,
una prima volta mentre erano in Tour negli USA (la potete trovare QUA) e poi per la puntata conclusiva
della scorsa stagione di FERA (questa invece la trovate QUA)
Tutto ciò per dire che quando parlo di Svetlanas a
mio parere parlo di uno dei migliori gruppi in circolazione nel mondo del punk
rock, e non solo in Italia, anzi…
“This is Moscow not LA” è il loro nuovo LP, che
parafrasa la celeberrima compilation Bostoniana del 1982 (chi non la conosce la
ascolti QUA in tutto il suo splendore), e che
vede aggiungersi al gruppo anche Nick Oliveri (QOTSA e Dwarves tra gli altri),
un altro cattivissimo che con Olga e C. ha già suonato molto, almeno negli
States….
Si, perché gli Svetlanas inspiegabilmente
continuano a non attecchire in Italia, mentre Oltreoceano fanno davvero sfracelli
(a giorni un nuovo lunghissimo tour), e questo resta per me un mistero inspiegabile.
Dunque l’ascolto di questo nuovo disco, il quarto
in totale ma il primo dopo “Naked Horse Rider” del 2015, potrebbe aiutarvi a
colmare una lacuna non trascurabile.
Dieci i pezzi presentati, tutti tiratissimi e punk
rock as fuck, nei quali Olga canta sempre più carica e rabbiosa, con un accento
che la fa sembrare sempre più una vera Sovietica.
Pezzi che, come sempre, oscillano tra Dwarves, Petrol
Girls, GG Allin e
Motorhead.
Si inizia fortissimo con “Putin On Da Hitz” (“Dasvidania Human Rights!!”), e si prosegue
senza soluzione di continuità, e soprattutto senza rallentare un attimo fino
alla conclusiva “People Suck”,
passando per le anthemiche “Tell Me Why” e soprattutto “Let’s Get Drunk”, senza dimenticare “Put Your Middle Fingers Up” e “Where Is My Borscht”. Chiaramente
segnalo anche la presenza di una cover dei Motorhead, “Speed Freak”, cantata dal buon Nick che offre un tributo al padrino
della devastazione e degli eccessi, quel Lemmy a cui Olga e c. devono
sicuramente molto.
E adesso
spero di avere finalmente l’opportunità di vederli dal vivo, magari in Italia….(Riki Signorini)
I
brani
1. Putin On Da Hitz
2. Lose Control
3. Tell Me Why
4. Let's Get Drunk
5. Vodka N' Roll
6. Negative Approach
7. Speed Freak
8. Put Your Middle Fingers Up
9. Where Is My Borscht
10. People Suck
I contatti
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