Un
disco, questo degli YKI, un po’ insolito per queste pagine, ma un disco che mi
ha davvero impressionato, e molto.
Un
disco molto british, e non potrebbe essere diversamente dato che chi lo suona
viene da London/Norwich.
Un
disco Indie-Punk, autoprodotto e registrato ai Crystal Sound Studios, che parla
di temi molto cari ai ventenni Inglesi, dai piatti da lavare ai lavoretti
temporanei, dalle condizioni del tempo (so British), alla società civile ed
alle relazioni interpersonali, il tutto condito da un tocco di Humour (inglese)
che rende il tutto piacevole.
Un disco che passa dal
funk al punk, dall’indie Rock al Blues, atraverso un po’ di metal prog (tributo
al passato, visto che la band un tempo si chiamava ‘Under The Influence’ e
suonava proprio metallo progressivo), i nostri citano di volta in volta gli
Smiths, i Clash, gli Arctic Monkeys, o i Blur, sempre con una
eccellente capacità di trovare il riff o il coro che ti acchiappano subito.
Un disco che consiglio
di assaggiare ascoltando ‘Where Did I Go Wrong?’ (QUA) e la title
track ‘What’s So Great, Britain?’ (QUA).
(Riki Signorini)
I
brani
1.
What's So Great, Britain?
2.
Headbutt
3.
Where Did I Go Wrong?
4.
Great British Summer
5.
The Getaway
6.
0121
7.
What You're Thinking
8.
Already Dead
9.
No Money, No Monday
10. Peaceful House
11. This Sounds Cliché
12. On My Own
I
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