RECENSIONE YUPPICIDE “AMERICAN OBLIVION” (12” MINILP, 2012, CUPCAKE 015)

Una brutta copertina per un bel disco. A 17 anni dal loro ultimo lavoro, anche questi eroi minori della scena hc newyorchese han ben pensato di allietarci nuovamente con la loro miscela di NYHC e psychobilly. A cui però a questo giro aggiungono anche una buona dose di Oi! americano di scuola Headache (Records). Infatti i brani “Dead Inside” e “There’s A Line” vantano forti influenze da bands come Wretched Ones, Lime Cell, Niblick Henbane. Ma poi le altre canzoni sono Yuppicide-sound però con una vena punk più accentuata che nel passato, questo a scapito dell’impatto hc.
I brani sono tutti piacevoli, la copertina più brutta del solito.
Esiste solo la stampa europea (tedesca) di questo disco.
Vinile arancione, inserto coi testi.
       
      Gianni Bandini (gianni@ngi.it)

I brani:
      1) Dead Inside
      2) Too Late
      3) There’s A Line
      4) American Oblivion
      5) Flies On…
      6) Not With You
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