Recensione INTEGRITY “Those Who Fear Tomorrow” (LP, 1991-2010, ORGANIZED CRIME 039)

In questi giorni mi trovo a recensire con mio grande piacere due ristampe extra-lusso: INTEGRITY e STRONGARM.

Questa è tra le due quella secondo me più importante.

Gli INTEGRITY pubblicarono questo loro primo album, che seguiva il loro primo 7” uscito su Victory, nel 1992 per la OVERKILL di Seattle.

Il disco uscì solo in CD con due cover diverse: quella originale che riproduceva un quadro del pittore Francis Bacon pare procurò alla band problemi di diritti, e quindi nella seconda stampa la sostituirono con un altro pezzo da novanta, ossia “La Tentazione Di S. Antonio” di Bosch.

Questo LP causò uno scossone notevole all’interno della scena HC dell’epoca, in quanto la formula hardcore/metal che già da un po’ di anni si andava propagando trovò in questo lavoro il suo punto di maturità e, direi, di perfezione. A mio giudizio il capolavoro definitivo in questo genere che, insieme ad altri capitoli fondamentali ad opera di bands come UNBROKEN, STRONGARM ed EARTH CRISIS, ha gettato le linee guida di un’ importantissima fetta dell’hardcore che partendo di li è andata sempre crescendo fino ad arrivare ai giorni nostri, dove decine di bands continuano a proporla e rielaborarla.

L’lp riascoltato ai giorni nostri non perde una virgola della carica e dell’esplosività iniziale, come del resto fanno i classici immortali tra i quali questo disco merita di stare a pieno titolo. Una sequenza lavica di brani granitici, feroci, ignoranti e bellissimi, partendo dall’ anthemica “Micha”, una delle aperture più memorabili dell’intera epopea hc con l’urlo primordiale di Dwid seguito da un giro di basso scarno e incisivo, fino all’apice conclusivo di “March Of The Damned” in cui la personalità disallineata e un po’ turbata di Dwid esplode nel massimo della sua potenzialità!

Ma insieme a Dwid le anime portanti del progetto INTEGRITY erano i due gemelli Melnick, la cui dipartita in futuro segnerà infatti il declino creativo della band.

Dopo le prime tirature solo in CD, l’album venne per la prima volta stampato nel 1995 anche in vinile dalla TOYBOX, una piccola etichetta specializzata in cose più pop e melodiche. Strana operazione fu quella: il disco fu remixato, stampato in 4000 copie numerate con un artwork completamente stravolto che all’epoca, ed anche oggi, mi fece strabuzzare gli occhi. Sembrava infatti una roba emo fatta uscire da Ebullition, con questo cartonato grezzo apribile tipo busta, con un booklet interno come andava in quegli anni tra i “gridatori piagnoni” emo. Ma come chicca conteneva un brano non uscito sulla stampa originale del CD, ovvero la stupenda “Eighteen”.

Ora la ristampa della Deranged rende giustizia definitiva a questo masterpiece. Il disco esce con copertina apribile, dove di fronte abbiamo l’artwork originale di Bacon, mentre all’interno la riedizione di Bosch. Non ci sono brani extra rispetto all’originale; i testi sono stampati all’interno il tutto viene fornito con il coupon per il download gratuito dell’intero album. Unica nota stonata il rosso pallido del vinile…ma non potevano farlo nero???

Gianni Bandini (gianni@ngi.it)

I brani:

1) Den Of Iniquity

2) Micha: Those Who Fear Tomorrow

3) Diehard

4) Lundgren/Crucifixion

5) Judgment Day

6) Descent Into…

7) Darkness

8) Tempest

9) In Contrast Of Sin

10) Dawn Of A New Apocalypse

11)Wings Tear

12)Harder They Fall

13)Candra Nama Vijayasya Stri Pums Calayasti

14)Apollyons Whisper

15)March Of The Damned

Contatti:

www.organizedcrimerecords.com

www.dwidhellion.com

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