RECENSIONE PADRINI “STAR WARS” (SNATCH RECORDS, 2009)

Un disco che si ascolta bene, e si lascia ascoltare fluidamente trascinandosi veloce, allegro ed orecchiabile. Tutto questo se però non si fa’ troppo caso ai testi, che vogliono essere ironici ma non sempre lo sono, ed anzi, in casi come quello di “Tattoo Song”, sono volgari e grevi, al limite del demente. Non ho nulla contro chi ha voglia di divertirsi e sparare due cazzate nelle sue canzoni, tanto è vero che sono stato entusiasta estimatore dei Tossic; tuttavia a tutto ci deve essere un limite, ed un po’ di classe non guasta mai.Tra pop punk melodico e Ramones, tra Blink 182 e Nofx, come dicevo il disco scorre via bene, ma sono pochi i pezzi che arrivano diritti al cuore. Tra questi sicuramente “L.C.S. Punk”, il brano che preferisco (tanto che inviterei questi paladini della battuta pesante a seguire quanto più possibile questa strada), “Miki Lovesong”, “Il Fan dei Padrini” e la conclusiva “Tarantooledoo”, interessante esperimento di Crossover rap-core. L’album è disponibile sul catalogo snatchrecords.com e anche su Itunes e interpunk.com.

Riki Signorini (ribelliavita@myspace.com)

I BRANI:

  • Tattoo Song
  • Basalto
  • L.C.S. Punk
  • Scooter
  • Instabile
  • MIki Lovesong
  • Riga Storta
  • Spank (Scacciano)
  • La Mia Ragazza
  • Where is My Mind
  • Il Fan dei Padrini
  • Tarantooledoo

CONTATTI:

www.myspace.com/padrinistarwars

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