“Troppo
Lontano e Altre Storie” è la ristampa, per la prima volta su vinile, di un
CD compilation uscito su Blu Bus nel 1996 e da tempo introvabile (dopotutto la
storia di Blu Bus è finita nel 1998), che contiene una serie di brani, perlopiù
acustici, usciti tra il 1987 ed il 1994, più la inedita (al tempo) “La Strada Di Vetri”.
Un disco struggente e quasi “cantautoriale”, che
mi è sempre piaciuto molto e del quale mi fa piacere riparlare dopo tanti anni,
stavolta avvalendomi anche della preziosa collaborazione di Alberto Ventrella, storico chitarrista
della band di Aosta, che del disco ci dice subito: << Sono davvero molto felice del risultato,
perché è stato rimasterizzato, e quindi ha un suono più pieno e più potente. E
poi il vinile è sempre un oggetto magico! E sono contento del fatto che adesso,
grazie all’ottimo lavoro di Goodfellas, i nostri lavori sono tornati ad essere reperibili
anche se la nostara Blu Bus non esiste più >>
Nella raccolta si trovano innanzitutto le
versioni integrali dei pezzi registrati a Lubeck
al termine del lunghissimo tour
che li vide suonare un po’ in tutta Europa tra ottobre e dicembre del 1986,
vale a dire “Troppo Lontano”, “Grigio” e “Quando…”. Si tratta di brani pubblicati originariamente nel
1987 sotto forma di 7”, il primo dei Kina, che, fino a quel momento, un po’
contro ogni tradizione avevano registrato solo LP. Due pezzi sono ancora assai
tirati e pieni di assoli quasi metal, ma la vera novità è la title track, la
prima “ballata” dei Kina, che apre la strada a quello che sarà in seguito il
vero marchio di fabbrica del gruppo: canzoni cantate e non più urlate, testi
ancora pieni di significato e impegnati, ma in modo più poetico e meno diretto.
Proprio a proposito di “Troppo Lontano” Alberto ci dice: << In realtà penso che la melodia ce l'avevamo dentro fin dall'inizio,
anche per il nostro background. Io, ad esempio, a 13 anni suonavo con la
chitarra le canzoni dei cantautori italiani. Ci abbiamo messo un po’ di tempo
per trovare il modo efficace di inserirla nei nostri brani, ovviamente tutto in
modo assolutamente inconsapevole!! "Troppo lontano" ha aperto una
nuova strada, ma ciò che stavamo maturando si poteva intuire già qualche tempo
prima in alcuni pezzi come "Sabbie mobili". >>
Troviamo anche quattro pezzi su cinque (“Sabbie
mobili”, “Il mio dolore”, “It’s the Law” e “New Season”) di quelli apparsi sul mini LP “La diserzione degli animali del circo” targato Kina + Howth Castle,
ed uscito nel 1989 su Blu Bus. Pezzi che vedono la partecipazione di Lalli & Giaccone, e che annoverano la prima cover
degli Aostani, “It’s the Law” dei
Social Distortion.
<< In
realtà, ci dice ancora Alberto, di cover ne abbiamo suonate molte. Era un
ottimo modo per imparare a suonare: Sex Pistols, Dead Kennedys, Clash, Jam,
Metallica, Husker Du…. Le cover pubblicate invece sono davvero poche, anche
perché suonare e comporre pezzi nostri era il modo per rispondere al nostro
bisogno di essere creativi ed espressivi. “It's
the law” è apparsa nel disco "la
diserzione degli animali del circo" collaborazione tra noi e gli Howth
Castle. Se ricordo bene il brano è stato proposto da Lalli e Stefano Giaccone.
Loro hanno sempre delle grandi idee perché sono dei veri artisti. >>
Già, Lalli e Giaccone, due pedine importantissime
nella scacchiera Kina Blu Bus, con Stefano che per un po’ entrerà a fare parte
in pianta quasi stabile della band: << Stefano e Lalli li conoscevamo da tempo, avevamo fatto qualche concerto
insieme e se ricordo bene nel 1984 noi i Franti e i Contrazione siamo andati a
suonare al Tuwat di Carpi e ad Ancona. I Franti erano i grandi, quelli da
ascoltare , da seguire , erano dei "maestri".....la collaborazione è
venuta da se... >>
Sul disco trovano spazio anche la versione
acustica (e bellissima) di “Questi Anni”,
pubblicata nel 1988 da Blu Bus nello split “Come Tu Mi Vuoi” (Kina / The Sphere), ed altri pezzi registrati
durante una serie di sessioni acustiche nel 1988: “Occhi di rana”, e “Cosa
farete”, che neppure Alberto ricorda più bene da dove sono stati estratti:
<< Qua purtroppo i ricordi dopo tutti questi anni sono molto
vaghi, ma direi che sono apparsi tutti e due in origine su "se ho vinto se ho perso">>.
E poi c’è “Mondo mai visto”
forse il pezzo più bello di tutto il punk Italiano, presentato nel 1990 su uno
Split 7” con i tarantini ACT, e infine registrazioni fatte nel 1994 con Marco
Brunet alla chitarra e voce (“Il nostro
forte”, apparsa sulla compilation “Hokahey: songs for freedom coalition” del 1993, e l’allora inedito “La Strada di vetri”).
A proposito di Marco, chitarrista dei Kina per un breve periodo, sentiamo
cosa ci dice Alberto: << Marco è un amico di sempre, forse
andava addirittura alle superiori con Gianpiero, aveva apprezzato moltissimo
"Se Ho Vinto Se Ho Perso"
e quando dal 1990 al 93 mi sono preso un po’ di pausa dai Kina lui era il
chitarrista giusto per andare avanti. >>
Per finire, un’ultima domanda ad Alberto, per sapere se quando uscirono “Questi
anni” e “Mondo Mai visto” avrebbe
mai immaginato che sarebbero diventati, se mi passate il termine, dei veri e
propri anthem generazionali.
<< In realtà, noi abbiamo sempre solo
fatto quello che ci andava di fare senza curarci di cosa avrebbero pensato gli
altri. “Troppo lontano” ad esempio
era un brano assolutamente fuori dagli schemi per quel periodo, ci piaceva e lo
abbiamo fatto uscire senza farci nessun problema. In questo senso eravamo molto
punk centrati sul presente e incuranti del futuro...>>
(Riki Signorini)
I brani
1. Troppo
Lontano (da “Troppo Lontano” 7”)
2. Grigio (da
“Troppo Lontano” 7”)
3. Quando...
(da “Troppo Lontano” 7”)
4. Questi anni
(Dallo split 7” “Come Tu Mi Vuoi” (Kina / The Sphere))
5. Occhi di
rana (------)
6. Cosa farete
(------)
7. Il mio
dolore (da “La Diserzione degli Animali del Circo”)
8. It's the
law (da “La Diserzione degli Animali del Circo”)
9. Sabbie
mobili (da “La Diserzione degli Animali del Circo”)
10. New season
(da “La Diserzione degli Animali del Circo”)
11. Mondo mai
visto (Dallo split 7” “Kina / Act” (Kina / Act))
12. La strada
di vetri (inedito al momento dell’uscita del CD)
13. Il nostro
forte (dalla compilation “Hokahey: songs for freedom coalition”)
I
contatti
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