Tornano dopo oltre 20 anni i Nabat, e lo fanno come tutti si auguravano
facessero, ovvero “facendo i Nabat”.
Così, se molti fans del gruppo Bolognese furono delusi da “Nati Per Niente”, che nel 1996 ci
mostrò una band indecisa su quale strada seguire, oggi gli stessi fans non
potranno che apprezzare “Banda Randagia”.
Un disco nato e registrato all’interno del Vecchio Son, la sala prova gestita dal frontman Steno a Bologna, e
pubblicato in cooperazione da Ansaldi
Records e C.A.S., due capisaldi
dell’OI! Italico al pari dei Nabat e del loro cantante.
Quattordici le tracce presentate, dieci delle quali inedite (le
eccezioni sono “Hey Boot Boy”, “Braccato”, “La Marcia dei Disperati” e “Cronaca
di un Uomo Ferito”.
Come accadeva nei primi anni 80, i Bolognesi sono tornati a sfornare pezzi
caratterizzati da cori spettacolari, di quelli che sotto ad un palco (la
dimensione più giusta per godersi i Nabat) si cantano a squarciagola.
E poi i soliti testi in stile Working Class Kids, con la grinta di Steno
che ci coinvolge a cantare di temi attuali come i “Voucher” e “Gossip Riot”, ma anche di temi più legati alla
realtà Felsinea, come in “Non C’è Spazio”,
o in “Quel da fêr”, addirittura
cantata in bolognese.
Tra i Partisans e i Ramones, tra l’Oi! e il Blues, tra Slaughter &
theDogs e Rose Tattoo, i Nabat sono tornati alla grande, dimostrando di
meritare l’appellativo di leggende del Punk Italiano!Slaughter & theDogsSlaughter & theDogs
ENGLISH VERSION
Nabat are back after more than
20 years, and they do it as everyone hoped they would, that is “doing
Nabat".
So, if many fans of the
Bolognese group were disappointed by "Nati
Per Niente", which in 1996 showed us a band undecided on what path to
follow, today the same fans will only appreciate "Banda Randagia".
A record born and recorded
inside the Vecchio Son, the rehearsal room managed by frontman Steno in
Bologna, and published in cooperation by Ansaldi Records and C.A.S., two
cornerstones of the OI! Italian as well as Nabat and their singer.
Fourteen tracks of which ten
are unpublished (the exceptions are "Hey
Boot Boy", "Braccato",
"La Marcia dei disperati"
and "Cronaca di un Uomo Ferito").
As it happened in the early
80's, the Bolognese returned to churn out songs characterized by spectacular
choirs, those that under a stage (the right size to enjoy the Nabat) are sung
at the top of one's lungs.
And then the usual lyrics in
the style of Working Class Kids, with the dagger of Steno involving us to sing
about current themes such as "Voucher"
and "Gossip Riot", but
also about themes more related to the reality of the Felsinea city, as in
"Non C'è Spazio", or in
"Quel da fêr", even sung
in Bolognese.
Between the Partisans and the
Ramones, between the Oi! and the Blues, between Slaughter & theDogs and
Rose Tattoo, the Nabat have returned to greatness, demonstrating to deserve the
appellative of legends of the Italian Punk!
(Riki Signorini)
I
brani
LATO A
A1 Nessun Amico
A2 Voucher
A3 Hey Boot Boy
A4 Dai Allora
A5 Non Ti Fermare
A6 Gossip Riot
A7 Non C'è Spazio
LATO B
B1 Banda Randagia
B2 Quel Da Fêr
B3 Braccato
B4 Lastrico Lucido
B5 La Marcia Dei Disperati
B6 Cronaca Di Un Uomo Ferito
B7 Scelta E Coerenza
I
contatti
https://www.facebook.com/NABAT.Official/