“Fate i Nabat!, Fate i Nabat!”,
questo è il grido che per anni si è levato per decenni ai concerti in tutta
Italia, e finalmente Steno è tornato con i suoi compagni di avventura a fare
quello che gli chiedevamo, i Nabat
Lo fanno contribuendo con due
brani ad uno split con i No More Lies, e per quanto mi riguarda questa è la
parte migliore del disco, insieme alla copertina di Zerocalcare.
“Paolo Sollier” è forse il brano migliore, un autentico anthem della
vecchia scuola Oi! dedicato ad un calciatore decisamente controcorrente, uno di
quelli che ha avuto il coraggio di dichiarare le sue idee, tanto da salutare i
suoi tifosi a pugno chiuso.
“Modus” è invece un inno dedicato a chi vive la vita skinhead, “senza soldi e senza casa”, veloce e
ritmata, che ti entra subito in testa.
Di tutt’altra pasta sono fatti i
No More Lies, che suonano un hardcore feroce e furioso che parla di tematiche
di strada e di vita sulla strada, vomitate dalla voce cattivissima del Marinaio.
Due pezzi tiratissimi (preferisco
“Colpo su Colpo”), non esattamente
il mio genere, ma comunque notevoli.
Tracklist
Side A
01. Nabat – Paolo Sollier
02. Nabat – Modus
Side B
01. No More Lies – La Tua Città
02. No More Lies – Colpo su Colpo
I
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