Ed ecco subito la prima rece di Gianni Bandini (gianni@ngi.it). Ovviamente si tratta di Vinile, a 10 pollici.....:I Northern Towns sono di San Diego, California, e sono al loro esordio discografico.
Fondati da un membro degli OVER MY DEAD BODY, una delle band hc che più ho apprezzato negli ultimi anni, hanno messo in atto un progetto alquanto ambizioso, in quanto vorrebbero porsi come esecutori di quel che potremmo definire “mod-core”. Nel loro sito Myspace questa cosa è espressamente spiegata. Il disco è un buon esordio, ma non col botto. Il loro scopo è solo parzialmente riuscito: alla fine le influenze northern soul sono solo risicate, e il tutto si traduce in una successione brani di hardcore melodico che ricordano molto le cose su Fat Wreck o Lookout. Giusto con un po’ più di grinta, del resto la precedente esperienza nei O.M.D.B. non può non aver lasciato un segno. Brani abbastanza corti, sempre dinamici, molto melodici con intrusioni punk ’77 e coretti energici. Produzione direi perfetta, davvero professionale ma negli standard hardcore (non mainstream); potrebbero fare un salto importante. E’ in uscita in questi giorni uno split 7” con un’altra band della stessa etichetta, gli SHARKS. Vedrò di procurarmelo!
Inclusi nella confezione un mini poster con i testi, e un coupon per il download gratuito del disco intero.
Fondati da un membro degli OVER MY DEAD BODY, una delle band hc che più ho apprezzato negli ultimi anni, hanno messo in atto un progetto alquanto ambizioso, in quanto vorrebbero porsi come esecutori di quel che potremmo definire “mod-core”. Nel loro sito Myspace questa cosa è espressamente spiegata. Il disco è un buon esordio, ma non col botto. Il loro scopo è solo parzialmente riuscito: alla fine le influenze northern soul sono solo risicate, e il tutto si traduce in una successione brani di hardcore melodico che ricordano molto le cose su Fat Wreck o Lookout. Giusto con un po’ più di grinta, del resto la precedente esperienza nei O.M.D.B. non può non aver lasciato un segno. Brani abbastanza corti, sempre dinamici, molto melodici con intrusioni punk ’77 e coretti energici. Produzione direi perfetta, davvero professionale ma negli standard hardcore (non mainstream); potrebbero fare un salto importante. E’ in uscita in questi giorni uno split 7” con un’altra band della stessa etichetta, gli SHARKS. Vedrò di procurarmelo!
Inclusi nella confezione un mini poster con i testi, e un coupon per il download gratuito del disco intero.
I BRANI
1) Latchford
2) Life Pisses By
3) The Family Name
4) Full Steam Ahead
5) Changing Of The Guard
6) Dead Waves Make No Sound
7) From Lamb To MuttonPurple Hearts
2) Life Pisses By
3) The Family Name
4) Full Steam Ahead
5) Changing Of The Guard
6) Dead Waves Make No Sound
7) From Lamb To MuttonPurple Hearts


no accattivante, già il brano seguente smarona scadendo nel banale ska-core trito e ritrito, e da lì in poi non c’è nulla che possa aggiungere qualcosa alla mia piuttosto nutrita collezione musicale. Tutto già ascoltato, e meglio. E pensare che l’ONDES (dal dialetto reggiano/modenese) è, della dozzina d’uova, quello malconcio o troppo acerbo o venuto male e che comunque non si deve buttare mai via… tanto un utilizzo glielo si trova! In questo caso, invece, io un’utilità a questo demo stenterei a trovarla, e oltre alla opening track salverei solo la conclusiva “Coppa Samurai”. La hidden track, cover de “Gli anni” degli 883, è francamente improponibile. Trattandosi di un demo, c’è spazio per migliorare. Io glielo auguro, perché così non c’è motivo di continuare. Sorry guys; i dischi si mandano a recensire anche prevedendo stroncature e si devono accettare i consigli. Non ve la prendete….. E considerate che per me c'è l'aggravante che l'ondes nasce dalle ceneri dei Dolceuchessina, che a me piacevano parecchio….


