I Brani
Economy
S.O.M.D.
Contradiction
My Own Rules
Broken Bones
Mayhen
On My Own
Porn Star
One Of Them
Pull The Switch
Invincible
Hellborn
No Way Out
Determination
Di Robert Delirio, e del suo precedente ottimo minicd (“California Republic”) mi sono già occupato in termini lusinghieri in passato (cliccare qua per maggiori dettagli). Adesso, a non molto tempo di distanza, colui che è stato uno dei fondatori dei mitici Atrox, torna con un altro CD, stavolta cantato perlopiù in Inglese in onore a quella Silicon Valley che ormai da tempo lo ospita. Ancora una volta hardcore divertente, veloce, stralunatO e totalmente al di fuori degli schemi, in quanto contaminato al mille per mille dalla techno, con tanto di campionamenti e loops da delirio (lui lo chiama Digi-Core o Elettro-Core; e chi siamo noi per smentirlo???).
Nuovo disco per i Toscani B-Back, che con “Misunderstood” aprono alla grande con un bell’esempio di garage R’n’R selvaggio, violento e venato di punk con gli urletti giusti al posto giusto. Un pezzo abbastanza distorto e marcio da risultare il mio preferito. Un disco che si chiude alla grande come alla grande era iniziato con “The Guitar That I Love”, dal vago sapore Surf che piacerebbe molto a Tarantino. Spesso però più che a garage rock venato di punk i nostri fanno pensare a beat venato di garage, che io chiamerei “Fuzz Beat”. E’ il caso di “Gin Fuzz”, dove l’organo Farfisa suonato dallo special guest Matteo Addabbo dà un tocco vintage eccessivo e fa perdere quell’aspetto grezzo che a me piacerebbe sentire di più, anche se poi pure “Senior TT” è un brano dal sapore dei tempi che furono con coretti sixties da paura che mi piace molto. Tra i momenti migliori cito anche “They Prefer Blondes”, cover dei Banshees, tra quelli deboli “Monster”. In definitiva un buon album di R’n’R con 12 brani in Inglese senza infamia e senza lode che piacerà molto agli amanti del genere, e segna un altro bel colpo per Area Pirata.
‘Sti Peggio Emilia sono in giro da appena un paio di anni, ed il CD che sto per recensire è stato registrato immediatamente dopo la nascita del gruppo. Dunque, si tratta chiaramente di un disco datato da una parte, acerbo dall’altra. Nonostante queste premesse, però, il disco mi piace parecchio, sciorinando 9 pezzi punk rock che si lasciano ascoltare bene ed attaccano in modo genuino ed ironico Stato, Chiesa ed Istituzioni varie. Tra Street Punk e Hardcore quasi melodico, mi sembrano una versione un po’ meno scanzonata dei Punkreas, a partire sin dal primo brano “Habemus Papam”, seguito a ruota da altre due ottime songs (“Lega Nord” e “Onore Agli Eroi”, dedicata agli “eroi di Nassirya”). E se “La Bomba” rappresenta un po’ un calo di tensione, subito dopo, con “Calcolato”, il cosiddetto “effetto Punkreas” riprende alla grande. La seguente “Rifondazione Conformista” è una delle poche canzoni che non mi piacciono molto; mantiene abbastanza lo stile, questo è vero, ma manca di appeal. Invece la successiva “Italian Style” è imperdibile, sia dal punto di vista ritmico-musicale che, soprattutto, da quello del testo, e mostra il lato più personale e “spunkreasizzato” dei PE. “Siete Tutti Scoppiati”, poi, sta a metà tra i primi Negazione ed i primissimi Peggio Punx; peccato solo che la conclusiva “Svegliati”, in stile Oi-Nabat, si caratterizzi soprattutto per un cono francamente stonato, che sciupa tutto quanto di bello fatto con le precedenti otto canzoni. Spero che nel prossimo disco, in uscita a breve, non facciano lo sytesso errore di volere per forza allungare il brodo…..
I brani
01.Intro
02.Habemus Papam
03.Lega Nord
04.Onore Agli Eroi
05.La Bomba
06.Calcolato
07.Rifondazione Conformista
08.Italian Style
09.Siete Tutti Scoppiati
10.Svegliati
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